Chieti: la moglie muore, il marito in coma L'autopsia: "La causa non è un virus letale"
L’autopsia sulla madre esclude l’infezione. il marito lotta per la vita: li avrebbe intossicati un cibo
CHIETI. Una grave intossicazione alimentare potrebbe essere la causa della morte di Morena Capitanio 44 anni e del coma nel quale è sprofondato il marito, Marco Ricci, di 48 anni. La notizia della tragedia che in poche ore ha distrutto una famiglia, sconvolto parenti e amici, si è diffusa velocemente dallo Scalo, dove i coniugi lavoravano e abitavano, al Colle, lasciando al suo passaggio interrogativi e preoccupazione. Ieri mattina sono state centinaia le telefonate arrivate al centralino della Asl per chiedere notizie sul nemico mortale al quale non è stato ancora dato un nome. Anche se la rosa delle ipotesi sembra restringersi fino ad escludere pericolose malattie infettive sospettate all’indomani della morte di Morena Capitanio, arrivata al policlinico di Colle dell’Ara martedì scorso con febbre alta, vomito e una grave gastroenterite. Quando il marito era già stato ricoverato, il giorno prima, e per gli stessi sintomi, nel reparto di terapia intensiva di Rianimazione.
LO SCREENING. Capillare il piano di intervento della Asl di Chieti che ha disposto controlli su numerose persone che, negli ultimi giorni, hanno avuto contatti con la coppia. Indagini eseguiti dal dipartimento di malattie infettive del policlinico che avrebbero dato esito negativo. Escludendo così «rischi di contagio».
I CONTROLLI IN CASA. Altri elementi di chiarezza potranno essere forniti dagli esami microbiologici sui reperti acquisiti nell’abitazione dei coniugi da parte dei tecnici del dipartimento prevenzione della Asl. Ieri mattina sono stati portati via campioni di acqua e cibo custoditi da dispensa e frigo.
Il materiale è già stato inviato all’istituto Zooprofilattico di Teramo e all’Istituto superiore della Sanità a Roma per essere sottoposto a coltura. Metodo che consente di individuare agenti patogeni e risalire a microrganismi che possono aver causato la morte della donna.
L'AUTOPSIA. E ieri pomeriggio è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Morena. L’indagine non ha chiarito le cause della morte. Ma fondamentale saranno gli esami tossicologici e istologici su tessuti, sangue e contenuto gastrico, prelevati dall’anatomopatologo Giuseppe Lattanzio e dal medico legale Pietro Falco. Accertamenti eseguiti su richiesta della Asl. Dal primo esame macroscopico sembrano comunque escluse malattie infettive come salmonellosi e brucellosi.
LE IPOTESI. Le incertezze restano e potranno essere dissipato solo dopo i risultati delle analisi. Ma al momento l’ipotesi della intossicazione alimentare sembra quella più probabile. Per tutta la giornata di ieri si sono rincorse voci, che al momento non trovano alcun fondamento, che parlavano di un possibile pasto, consumato dai coniugi, a base di funghi.
LE CONDIZIONI DEL MARITO. Restano intanto gravissime le condizioni di salute di Marco Ricci, arrivato al policlinico teatino un giorno prima della moglie. L’uomo è tenuto sotto stretto controllo nel reparto di terapia intensiva. Anche per lui sono stati predisposti prelievi di sangue e altro materiale organico da inviare sia allo Zooprofilattico di Teramo sia all’Istituto superiore di Sanità. Si spera in un recupero, anche se la battaglia per la sua salvezza è scandita dal tempo. Ma una volta isolato l’agente patogeno sarà più facile adottare una terapia efficace per neutralizzarlo.
IL COMUNICATO DELLA ASL. Il comunicato ufficiale della Asl è stato diffuso nella tarda serata di ieri. In realtà, al Tribunale per i diritti del malato, travolto da telefonate, ne era stata annunciata la stesura in mattinata. Nel pomeriggio la smentita da parte del direttore sanitario Pasquale Flacco. Poi la decisione finale dove vengono elencati tutti i controlli effettuati per individuare un male non ancora identificato «ma probabilmente non contagioso e di rischio per la salute pubblica».
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