Chieti, università: il Cda “caccia” Del Vecchio, al suo posto Cucullo
Dopo oltre quattro ore di discussione votata la risoluzione del contratto del dg. Il direttore generale manda una proposta transattiva, Caputi dice no e va avanti
CHIETI. L’università d’Annunzio chiude le porte a Filippo Del Vecchio e le apre a Giovanni Cucullo. Un lungo Consiglio di amministrazione ieri ha decretato la fine del contratto di lavoro del direttore generale sospeso. Il Cda si è riunito poco dopo le ore 9.30 presieduto dal rettore Sergio Caputi affiancato dal prorettore Augusta Consorti. All’ordine del giorno solo due punti: una parziale modifica dell’organizzazione degli uffici dell’Ateneo, subito passata senza problemi, e la risoluzione del contratto del dg per giusta causa, il punto più controverso. Perché in Cda alcuni consiglieri di amministrazione vicini a Del Vecchio, tra cui i fedelissimi Riccardo Palumbo e Tonio Di Battista, si sono presentati con una controproposta da parte di Del Vecchio. Il colpo di scena non ha spiazzato Caputi che ha lodato lo sforzo di «alcuni consiglieri che si sono adoperati per cercare di risolvere la questione nel miglior modo possibile, cercando di sbarrare le porte al contenzioso». Caputi ha preso la proposta transattiva di Del Vecchio e l’ha sottoposta all’esame dello studio dell’avvocato Angelo Clarizia che già si è occupato del caso per l’Università. Il parere legale, ottenuto dopo una breve pausa, ha sentenziato che la proposta non era sostenibile. Chiedeva il pagamento di alcune somme (100mila euro più il premio di risultato del 2016) e la rinuncia dell’Ateneo ad azioni di rivalsa nei confronti di eventuali danni. A Del Vecchio è dunque stata offerta la possibilità di accettare le sue dimissioni, immediate e irrevocabili, a fronte della revoca, da parte dell’Università, dei procedimenti in corso, senza però alcun esborso di denaro. Del Vecchio, contattato telefonicamente, ha rifiutato la proposta e a questo punto, con la sola astensione di un rappresentante degli studenti (che ha motivato dicendo di non potersi esprimere su tale argomento che non riguardava direttamente la vita degli studenti) il Cda ha votato all’unanimità il licenziamento del dg. La stessa unanimità si era registrata il giorno prima in Senato accademico (anche qui con l’astensione solo di un rappresentante degli studenti, con le stesse motivazioni del Cda, mentre il direttore di dipartimento Nicola Mattoscio aveva lasciato l’aula prima del voto) e con il documento dei direttori di dipartimento (prima dell’arrivo di Mattoscio) a la raccolta firme della stragrande maggioranza dei dipendenti a sostegno dell’azione di Caputi.
Alle ore 14 Caputi chiude il Cda e insieme al prorettore Consorti convoca il Senato accademico del 31 luglio con un solo punto all’ordine del giorno: chiamata in servizio del nuovo direttore generale Cucullo e contratto. A Del Vecchio non rimane altro che ricorrere al giudice del lavoro, a cui ha già presentato un ricorso d’urgenza per essere reintegrato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Alle ore 14 Caputi chiude il Cda e insieme al prorettore Consorti convoca il Senato accademico del 31 luglio con un solo punto all’ordine del giorno: chiamata in servizio del nuovo direttore generale Cucullo e contratto. A Del Vecchio non rimane altro che ricorrere al giudice del lavoro, a cui ha già presentato un ricorso d’urgenza per essere reintegrato.
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