Chieti, vuole sesso dalla badante: per i giudici non è reato 

La Cassazione: «Le pressanti richieste osè fatte dal datore di lavoro alla donna sono moralmente deprecabili ma non punibili a livello penale». Anziano assolto

CHIETI. Non è reato chiedere con insistenza rapporti sessuali alla badante, offrendole soldi in cambio e ricordandole chi comanda in casa. Lo dice una sentenza della Cassazione, che ha assolto un uomo di Chieti di 77 anni dall’accusa di tentata violenza sessuale. La Corte suprema definisce il comportamento dell’imputato come di grottesco squallore, lasciandolo però fuori dal raggio d’azione del giudice penale.
È stato così respinto il ricorso di una romena di 35 anni costretta a subire le proposte indecenti da parte del genero della donna che assisteva. L’anziano era stato condannato dal tribunale di Chieti «per avere tentato, minacciandola del licenziamento, di usare violenza sessuale» nei confronti della vittima. Ma, paradossalmente, a favore del 77enne hanno giocato le registrazioni fatte a sua insaputa dalla badante.
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