CHIETI
Ciao Emanuele, 20 anni: intero quartiere all'addio
In tanti ai funerali a San Francesco (Tricalle), il ragazzo si era appena iscritto alla d’Annunzio per studiare Medicina
CHIETI. Un intero quartiere, quello di Tricalle, in lutto a Chieti per la morte di un ragazzo di 20 anni. Emanuele Melideo è stato strappato alla vita dalla malattia che ha curato e che dopo 5 anni lo ha vinto, nonostante i momenti in cui sembrava che le cure avessero fatto effetto. In tanti ai funerali che si sono svolti nella chiesa di San Francesco Caracciolo, nel Tricalle.
Un ragazzo di estrema bontà, amato e stimato da tutti, di grande cordialità, apprezzato per le sue doti e per il suo carattere. Un ragazzo dai tanti interessi, a partire da quelli per lo sport con il tennis e per la musica, poiché suonava il pianoforte. Non ultimo capace anche nello studio, visto che dopo aver portato a termine le scuole superiori a Chieti, aveva deciso di iscriversi all’università d’Annunzio. Aveva scelto la facoltà di Medicina, probabilmente anche perché, spinto dallo spirito di solidarietà che lo aveva sempre animato, e conscio di quanto aveva passato, aveva maturato il proposito di aiutare e curare gli altri.
Emanuele, figlio unico, lascia il papà Mirko, che da tempo lavora nel bar che si trova all’interno dell’ospedale di Chieti, e la mamma Morena, oltre a nonni, zii, cugini, parenti e amici che gli sono stati vicini in questi anni difficili. (a.rap.)
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