PIANE D'ARCHI
Con nove etti di hashish in auto, ai Carabinieri chiede: "fatemi l'alcol test"
Fermato dai militari mentre sfreccia a tutta velocità sulla Provinciale, chiede loro di sottoporlo al test alcolemico per "un bicchiere di troppo". Ma il diversivo non funziona e spunta la droga
ARCHI. Arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Archi per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio un 32enne italiano, E.B, residente a Roccascalegna. I fatti risalgono alla sera del 28 marzo scorso, quando l’arrestato alla guida di una Golf di proprietà di un suo amico, verso le ore 21.00 sfrecciava velocemente lungo la S.P 113 a Piane d’Archi proprio davanti a una pattuglia dei carabinieri, che gli ha imposto lo stop. All’atto del controllo l’uomo ha manifestato un certo nervosismo, rispondendo in modo incerto e contraddittorio alle domande che gli venivano rivolte, evidenziando che non aveva al seguito la patente di guida e che aveva bevuto qualche bicchiere ma che se volevano era pronto anche a sottoporsi al test alcolemico. Un chiaro ma goffo diversivo di deviare i militari, tentando di indurli a non approfondire il controllo, nella speranza che si sarebbero accontentati di una banale sanzione al Codice della Strada per mancanza della patente di guida, documento che invece aveva regolarmente al seguito e di un accertamento alcolemico che certamente sarebbe stato negativo in quanto l’uomo non evidenziava alcuna sintomatologia specifica.
Considerati anche i suoi precedenti penali nel campo degli stupefacenti, i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione personale e veicolare, durante la quale sono stati rinvenuti sotto i sedili anteriori della Golf nove panetti da cento grammi ciascuno di Hashish e un bilancino di precisione. L'uomo è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La successiva perquisizione domiciliare a Roccascalegna ha permesso di rinvenire un ingente quantitativo di materiale per il confezionamento e diversa strumentazione per il peso di precisione dello stupefacente. Era chiaro che l’uomo al momento del fermo era appena andato a rifornirsi della droga, che poi avrebbe rivenduto sulla piazza locale ricavando una cifra variabile tra i 9.000 e 12.000 euro. L’arrestato come disposto dall’A.G è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.