Debiti e stipendi non pagati: revocata la gestione dei campi
Il sindaco Adezio estromette l’Asd del presidente Dragonetti e aspetta nuove offerte entro sabato Emorragia di soci in corso: dagli oltre 400 soltanto 120 hanno versato la quota per il nuovo anno
MIGLIANICO. La gestione dei campi da golf di Miglianico è finita nell’occhio del ciclone. Il sindaco Fabio Adezio, nelle scorse settimane, ha provveduto a revocare la concessione all’Asd Miglianico Golf & Country Club, colpevole di non aver pagato la retta annuale al Comune, gli stipendi ai poco meno di 20 dipendenti e i relativi oneri previdenziali. Sull’albo pretorio del Comune è stato pubblicato un bando per una manifestazione di interesse pubblico per la gestione del campo da golf di contrada Cerreto e per quelli da padel in Borgo San Rocco. Manifestazione di interesse più che mai sprint dal momento che l’avviso è stato pubblicato online il 27 marzo e la data di scadenza è sabato alle ore 12. Il Comune è proprietario della struttura e a Miglianico si voterà a giugno per il rinnovo dell’amministrazione. In paese non si parla che di questo caso.
I conti in rosso L’Asd Miglianico Golf & Country Club era composta da oltre 400 soci, ma nelle scorse settimane si è chiuso il tesseramento annuale e solo 120 soci hanno pagato le quote. Altri hanno sì rinnovato, ma per sei mesi. Un drastico ridimensionamento che sarebbe dovuto proprio alla vicenda che vede protagonisti il Comune e l’associazione che gestisce il campo da 18 buche, uno dei tre omologati dalla federazione in Abruzzo: gli altri sono quelli del San Donato Golf dell’Aquila e del Val Pescara Brecciarola di Chieti. Sono circa 600 i praticanti in Abruzzo, compresi quelli del campo pratica di Teramo City. Nel mese scorso c’è stata l’assemblea dell’Asd Miglianico Golf &Country Club al termine della quale è stata chiesta la messa in liquidazione. La situazione debitoria sarebbe al limite e sicuramente difficile da risanare anche alla luce dell’emorragia di soci (e di ricavi) che si è verificata. Mediamente ogni socio paga all’anno tra i 2000 e i 2.500 euro di quota, al netto dei bonus per i coniugi, per i residenti o per i minorenni. Orientativamente l’incasso annuale delle quote oscillava tra i 600 e i 700mila euro. E il fatturato che comprendeva il ristorante, le gare e le altre attività, variava sui 1,3-1,4 milioni di euro. La gestione del Miglianico Golf & Country Club è iniziata nel maggio 2015. Con una ottantina di soci e un’eredità debitoria sostanziosa. Negli anni l’attività legata al presidente Mario Dragonetti, 53 anni, nativo di Montenero di Bisaccia e residente a Spoltore - coadiuvato dal direttore del circolo Filippo Di Felice - ha portato un aumento del fatturato, dei soci e delle gare. Diverse di livello internazionale. A Miglianico sono arrivati a giocare a golf i migliori talenti europei. Personaggi del calibro di Michel Platini (ex presidente Uefa) e Daniele Massaro (ex calciatore). Tutti entusiasti della location. Una promozione mediatica di primo livello che, però, non ha trovato riscontro nel bilancio. Anche per via del Covid e dei suoi strascichi i debiti a bilancio al 31 dicembre 2022 erano 2, 147 milioni euro. Perdite accumulate di anno in anno: ad esempio 179.388 nel 2021 e 275.056 nel 2022. Ecco perché la situazione è diventata rovente e i creditori hanno iniziato a perdere la pazienza.
L’intervento del Comune. E così alcuni dipendenti hanno preso carta e penna e scritto al sindaco per metterlo al corrente della situazione. Fabio Adezio, dal canto suo, aveva sentore della situazione perché ha sempre presenziato alle attività pubbliche della struttura. Sapeva, tant’è che ha provveduto alla revoca della concessione avviando un bando per manifestazione di interesse pubblico, dopo il quale sarà l’amministrazione – ovvero lo stesso Adezio _ a decidere a chi affidare il futuro del campo da golf. Il Comune al nuovo gestore chiede una retta annuale di 35mila euro, oltre al mantenimento delle maestranze. Il tutto per i prossimi tre anni, in attesa di un nuovo bando. Si tratta di una struttura che costa, almeno 50mila euro al mese di gestione tra dipendenti e spese vive. E che vive da circa 35 anni. Si estende su una superficie di una lunghezza di 5.875 metri, che si snoda tra uliveti, vigneti, bunker e laghi artificiali. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più famosi architetti americani del golf. Le 18 buche sono molto tecniche, impegnative ma anche divertenti. Il campo è stato teatro dei Giochi del Mediterraneo nel 2009. Dopo l’idillio dei primi anni ora i rapporti con la federazione golf appaiono molto tesi.
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I conti in rosso L’Asd Miglianico Golf & Country Club era composta da oltre 400 soci, ma nelle scorse settimane si è chiuso il tesseramento annuale e solo 120 soci hanno pagato le quote. Altri hanno sì rinnovato, ma per sei mesi. Un drastico ridimensionamento che sarebbe dovuto proprio alla vicenda che vede protagonisti il Comune e l’associazione che gestisce il campo da 18 buche, uno dei tre omologati dalla federazione in Abruzzo: gli altri sono quelli del San Donato Golf dell’Aquila e del Val Pescara Brecciarola di Chieti. Sono circa 600 i praticanti in Abruzzo, compresi quelli del campo pratica di Teramo City. Nel mese scorso c’è stata l’assemblea dell’Asd Miglianico Golf &Country Club al termine della quale è stata chiesta la messa in liquidazione. La situazione debitoria sarebbe al limite e sicuramente difficile da risanare anche alla luce dell’emorragia di soci (e di ricavi) che si è verificata. Mediamente ogni socio paga all’anno tra i 2000 e i 2.500 euro di quota, al netto dei bonus per i coniugi, per i residenti o per i minorenni. Orientativamente l’incasso annuale delle quote oscillava tra i 600 e i 700mila euro. E il fatturato che comprendeva il ristorante, le gare e le altre attività, variava sui 1,3-1,4 milioni di euro. La gestione del Miglianico Golf & Country Club è iniziata nel maggio 2015. Con una ottantina di soci e un’eredità debitoria sostanziosa. Negli anni l’attività legata al presidente Mario Dragonetti, 53 anni, nativo di Montenero di Bisaccia e residente a Spoltore - coadiuvato dal direttore del circolo Filippo Di Felice - ha portato un aumento del fatturato, dei soci e delle gare. Diverse di livello internazionale. A Miglianico sono arrivati a giocare a golf i migliori talenti europei. Personaggi del calibro di Michel Platini (ex presidente Uefa) e Daniele Massaro (ex calciatore). Tutti entusiasti della location. Una promozione mediatica di primo livello che, però, non ha trovato riscontro nel bilancio. Anche per via del Covid e dei suoi strascichi i debiti a bilancio al 31 dicembre 2022 erano 2, 147 milioni euro. Perdite accumulate di anno in anno: ad esempio 179.388 nel 2021 e 275.056 nel 2022. Ecco perché la situazione è diventata rovente e i creditori hanno iniziato a perdere la pazienza.
L’intervento del Comune. E così alcuni dipendenti hanno preso carta e penna e scritto al sindaco per metterlo al corrente della situazione. Fabio Adezio, dal canto suo, aveva sentore della situazione perché ha sempre presenziato alle attività pubbliche della struttura. Sapeva, tant’è che ha provveduto alla revoca della concessione avviando un bando per manifestazione di interesse pubblico, dopo il quale sarà l’amministrazione – ovvero lo stesso Adezio _ a decidere a chi affidare il futuro del campo da golf. Il Comune al nuovo gestore chiede una retta annuale di 35mila euro, oltre al mantenimento delle maestranze. Il tutto per i prossimi tre anni, in attesa di un nuovo bando. Si tratta di una struttura che costa, almeno 50mila euro al mese di gestione tra dipendenti e spese vive. E che vive da circa 35 anni. Si estende su una superficie di una lunghezza di 5.875 metri, che si snoda tra uliveti, vigneti, bunker e laghi artificiali. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più famosi architetti americani del golf. Le 18 buche sono molto tecniche, impegnative ma anche divertenti. Il campo è stato teatro dei Giochi del Mediterraneo nel 2009. Dopo l’idillio dei primi anni ora i rapporti con la federazione golf appaiono molto tesi.
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