VASTO
Droni, sensori termici e task force, ma del lupo non c'è traccia
Battuta la zona della pista ciclabile dopo gli allarmi dei giorni scorsi, la polizia provinciale coordina le ricerche. L’opposizione chiede un consiglio comunale straordinario
VASTO. Un'altra giornata di ricerche, ma del lupo o comunque dell'animale selvatico che in questi giorni ha terrorizzato la Marina, non è stata rilevata traccia. Così come non sono state registrate aggressioni.
Sensori termici, droni, telecamere mobili e unità cinofile: sono gli strumenti con cui da 24 ore a Vasto la polizia provinciale, la polizia locale e la protezione civile stanno cercando di localizzare l’animale selvatico molto simile a un lupo che in due giorni ha aggredito e morso due bambini e una donna di 29 anni. Le squadre operano in turni di sei ore ciascuno per coprire l’intero arco della giornata. In aiuto della polizia provinciale sono arrivati anche i selecontrollori, volontari coordinati dal comandante della polizia provinciale Antonio Miri. I visori termici, detti anche termocamere, possono essere determinanti nel riconoscimento dell’animale durante le ore notturne. Ogni visore termico ha infatti una parte fondamentale: il sensore microbolometrico che rileva la temperatura dell’obbiettivo intercettato e poi la tramuta in un immagine intellegibile.
La zona della pista ciclabile è stata battuta palmo a palmo ma l’animale non si è visto. I lupi e gli ibridi possono percorrere tuttavia anche cento chilometri al giorno. L’animale può perciò essersi allontanato momentaneamente seguendo una preda.
Né la Regione né l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) hanno al momento risposto all’appello lanciato dal sindaco Francesco Menna. «Da parte mia cercherò di fare in modo che non si verifichino più aggressioni», dice il sindaco, «qualora l’animale dovesse essere trovato sarà catturato e consegnato alle autorità preposte. Nessuno vuole fargli del male ma è giusto impedire a lui di fare del male ai cittadini o peggio ai bambini».
L’opposizione comunale ritiene necessaria la convocazione di un consiglio ad hoc: «Senza creare allarmismi, ma con la giusta attenzione», spiegano Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo e Giuseppe Soria, «abbiamo richiesto di convocare un consiglio straordinario e urgente per affrontare insieme la situazione di pericolo, per i beni e per le persone. Le aggressioni di questi ultimi giorni», annota l’opposizione di centrodestra, «ad opera di lupoidi e canidi hanno conclamato una situazione emergenziale che la nostra città vive da tempo. È necessario affrontare la questione con la giusta serietà: Menna firmi del dovute ordinanze e, coordinando le forze presenti sul territorio, catturi il lupo o il cane selvatico che sta creando pericoli a Vasto Marina. Ha i poteri e le competenze per farlo. Subito dopo, e comunque entro 20 giorni, convochi il consiglio comunale in cui discuteremo, insieme ai tecnici degli altri enti competenti, le misure che possiamo adottare per contenere l’invasione della fauna selvatica sul nostro territorio».
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