mense negli istituti
E per il caos dei buoni pasto arrivano le carte ricaricabili
LANCIANO. Un Pos in ogni scuola e circa 1.700 card ricaricabili per i bambini, da “strisciare” la mattina appena entrati per poter consumare il pranzo, senza aver più il problema dei rimborsi e...
LANCIANO. Un Pos in ogni scuola e circa 1.700 card ricaricabili per i bambini, da “strisciare” la mattina appena entrati per poter consumare il pranzo, senza aver più il problema dei rimborsi e delle presenze. È l’idea innovativa del Comune per risolvere i problemi causati dal cambio delle modalità per il pagamento dei ticket mensa che tante proteste hanno sollevato tra i genitori alle prese con la scomparsa dei buoni pasto cartacei, il pagamento della mensa entro i primi 7 giorni del mese, tramite bollettino in posta, banca o tabaccheria, sia se il bimbo consuma il pasto o se non lo fa perché è assente.
«C’è stato un incontro tra il Comune, rappresentato dal nostro dirigente Davide Di Pilato e i rappresentati di Poste italiane, il responsabile provinciale, quello finanziario di Roma e un rappresentate della “Qui group” società affiliata», spiega il sindaco Mario Pupillo, «per presentare e discutere del nostro progetto della card-mensa, una sorta di ticket mensa elettronico. Tra alcuni giorni avremo la risposta di Poste italiane per far partire quello che sarebbe un progetto pilota tra i primi in Italia. L’idea, che va detto è stata pensata da Di Pilato, prevede la sistemazione di un Pos da parte delle Poste in ogni scuola e la consegna ai bambini di card elettroniche ricaricabili, con cui pagare il pasto. Si entra al mattino, si “striscia” la card al Pos e si mangia. Così l’unico pensiero per i genitori è quello di ricaricare la card, perché viene meno il problema dei rimborsi quando il bambino è assente».
Oggi, invece, per ottenere i rimborsi il Comune farà una rilevazione delle presenze trimestrale e se ci saranno assenze comunicherà ai genitori i soldi da detrarre dal pagamento del nuovo bollettino. Ad esempio con la rilevazione presenze fatta a dicembre, le assenze porteranno a scalare i soldi sui bollettini di gennaio. Un sistema ancora da rodare ma che eviteremmo se Poste italiane deciderà di fornire il servizio,dando i Pos alle scuole e le card agli utenti relativamente a costo zero perché otterrebbe in cambio il progetto, potrebbe “rivendersi l’idea”.
Altro cambiamento che sarà apportato per quanto riguarda i ticket mensa è sulle fasce di reddito. Oggi ci sono solo due fasce di reddito e quindi due tipi di buoni pasto: un buono pasto da 0,81 centesimi se il reddito Isee è minore di 4.500 euro, 2,15 euro se è maggiore. «Abbiamo già istituito 7 fasce di reddito abbassando ancora di più la tariffa minima e alzando leggermente quella massima», annuncia Pupillo, «ma entreranno in vigore solo dopo l’approvazione del bilancio che faremo a fine ottobre».
Teresa Di Rocco
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