Edizione 2025 di Luoghi Classici, vivere il confine: il costante divenire dell’essere

Ogni confine ha una storia, è un processo nella storia, che influenza il divenire della stessa Storia. In un momento storico come quello che stiamo attraversando, ripensare il confine è sfidante. Edizione 2025 di Luoghi Classici, la rassegna di letture pubbliche ad alta voce di classici antichi, moderni e contemporanei
Confine e divenire dell’essere in una correlazione dinamica aprono un interessante campo di ricerca, per l'edizione 2025 di Luoghi Classici, la rassegna di letture pubbliche ad alta voce di classici antichi, moderni e contemporanei, promossa dall’Associazione Meridiani Paralleli e dal dipartimento di lettere, arti e storia dell’università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. La rassegna è aperta a scuole secondarie di secondo grado, università, associazioni culturali, compagnie teatrali del territorio ed è ospitata nella prestigiosa sede dell’Auditorium “Cianfarani” del museo archeologico della Civitella a Chieti, con un fitto calendario di appuntamenti da marzo a maggio. La Rassegna nasce per promuovere la sensibilità e l’interesse dei giovani e non solo verso i classici, punti di riferimento forti, per affrontare le grandi complessità del vivere contemporaneo, diventando essi stessi traghettatori, attraverso la propria voce, di questo immenso patrimonio.
Questa terza edizione vede la partecipazione di studenti del liceo classico “G. B.Vico”, coordinati dai professori Giovanna Falcone, Monica Ferri e Gianni Scarsi, del liceo di scienze applicate IIS “Luigi di Savoia” di Chieti, coordinati dalle professoresse Stefania Camplone e Ester Marcantonio, del liceo classico “Saffo” di Roseto degli Abruzzi, coordinati dai professori Anna Silenzi e Giordano D’Addazio, del liceo MiBe (coreutico e musicale) di Pescara, coordinati dal professor Armando Fragassi, del liceo classico “D’Annunzio” di Pescara, coordinati dalle professoresse Sara Volpe e Raffaella Di Muzio, degli studenti universitari del DiLAS frequentanti il laboratorio di Lettura interpretativa e Dizione del prof. Domenico Galasso coordinati dalla professoressa Antonella Di Nallo, docente di letteratura teatrale italiana. Inoltre, prendono parte le associazioni “Da Grande Voglio Crescere”, “Teate Nostra”, “Meridiani Paralleli”, la compagnia delle arti e del Teatro Kairos, Il Piccolo Teatro dello Scalo - Associazione Il Canovaccio, Il Piccolo Teatro Orazio Costa di Pescara. Quest’anno la Rassegna è arricchita anche da un laboratorio di comunicazione e digital media, ClassiciConnessi, rivolto agli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado aderenti al progetto, e condotto dai giornalisti Lorenzo Colantonio e Daniele Cristofani del quotidiano “il Centro”, avente come prodotto finale un video di presentazione delle letture scelte da parte di ogni classe.
La partecipazione ad un video contest, una sfida a colpi di like, che si discuterà sul profilo facebook del “Centro” e sul sito www.ilcentro.it darà l’opportunità di aprire un dialogo dinamico e accendere interesse da parte del pubblico verso Luoghi Classici. Il confine è davvero solo una linea su una mappa? Ogni confine ha una storia, è un processo nella storia, che influenza il divenire della stessa Storia. In un momento storico come quello che stiamo attraversando, ripensare il confine è sfidante. Confini fisici, ma anche linguistici, sociali, politici, culturali, religiosi, identitari, biologici, storici, filosofici, mentali. Il confine attraversa l’intera sfera del sapere e tende a “sconfinare” e a confondersi con altre parole simili: come limite, frontiera, soglia. Parola ambigua che chiude e apre. Muro e varco. Separa e unisce, ma rimanda anche a qualcosa che ci sta accanto, il “confinante”. Parola che convoca nello stesso luogo l’Io e l’Altro. Identità e alterità. Io sono confine. Tu sei confine? Siamo tutti confini, in qualche misura.
Tema dunque interessante e complesso per gli studenti, non solo sul piano della formazione intellettuale, ma anche sul piano della crescita personale e relazionale. Come vivono i giovani oggi il confine, il limite? A quali confini o limiti prestano maggiore attenzione? Lo capiremo attraverso le parole dei classici scelti. Il tema è stimolante anche per il gruppo dei docenti e delle associazioni, perché invita a riflettere sulle proprie zone di comfort e ci spinge a varcare nuove realtà e ad aprirci a nuovi mondi. Il progetto Luoghi Classici va in questa direzione, sposta il nostro sguardo dalle vette ai possibili varchi, nell’ambito della didattica e del sapere in generale, da raggiungere, passo dopo passo, insieme. L’augurio è che il tema scelto rappresenti un confine in grado di accogliere e far transitare storie nuove, inedite ed emozioni sorprendenti.