ABRUZZO
Emergenza insegnanti di sostegno e 3mila precari a settembre
Negli istituti continuano le criticità a causa di contratti rinnovati negli anni e non stabilizzati. L’allarme della Cisl: «Mancano anche direttori amministrativi e personale scolastico»
CHIETI. Manca poco al suono della prima campanella dell’anno e già si fanno i conti con le criticità della scuola che ricadono, alla fine, sugli studenti. Continua il fenomeno della “supplentite”: insegnanti con contratti che si rinnovano di anno in anno e non vengono stabilizzati. E tra le problematiche c’è anche la carenza di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata), docenti di sostegno e assistenti amministrativi. A lanciare l’allarme sono i rappresentanti della Cisl scuola della provincia teatina.
«A settembre nelle scuole di Chieti e più in generale in tutto l'Abruzzo continuerà l’emergenza già segnalata negli anni», dice Fiorella Garofalo, consulente provinciale della Cisl scuola, «nonostante le assunzioni annunciate dal governo non sono coperti tutti i posti vacanti e disponibili».
Ma l’emergenza è per gli studenti che necessitano dell’insegnante di sostegno.
Dati alla mano, sono oltre 3mila i docenti di sostegno precari che arriveranno a settembre nelle scuole abruzzesi: di questi, 1.017 prenderanno servizio in provincia di Chieti. Un numero insufficiente di posti che «costringe gli uffici scolastici ad assumersi la responsabilità di autorizzare un numero elevato di posti in deroga», continua Garofalo, «è vergognosa questa situazione di non stabilizzare le cattedre. È evidente che è necessaria la presenza stabile di queste figure per garantire la qualità dell’inclusione scolastica».
Il sindacato, inoltre, denuncia l’aumento di certificati handicap nelle scuole e dell’aggravamento dei casi degli alunni. Di conseguenza, dovrebbe aumentare il numero di insegnanti di sostegno. «Non avendo il numero necessario», continua Garofalo, «ogni anno il ministero costringe l’Ufficio scolastico regionale ad assumersi la responsabilità di autorizzare un numero elevatissimo di posti in deroga che addirittura quest’anno ha superato la norma».
È emergenza anche per il personale Ata: «La situazione è sconcertante». I numeri dei collaboratori scolastici e assistenti amministrativi sono, infatti, anche qui insufficienti per il reale fabbisogno delle scuole a Chieti. «Il numero», spiega la sindacalista, «dipende da quello degli alunni, ma le nostre scuole sono su più piani e bisognerebbe ricalcolare le esigenze in base alle caratteristiche e conformazioni di ogni plesso».
«Le assunzioni avvengono in base ai pensionamenti», dice Davide Desiati, segretario Cisl scuola Abruzzo-Molise, «questo porta al precariato obbligato. Si assume solo il 25 per cento del personale, il resto è precario obbligato e viene rinnovato di anno in anno».
Tra i plessi in provincia di Chieti, l’emergenza è anche sui direttori amministrativi. «Su 56 scuole», prosegue Desiati, «in più di dieci, questi incarichi vengono assunti per un anno da altri amministrativi che si trovano a svolgere funzioni superiori. È una figura importante senza la quale la gestione economica, contabile e amministrativa di un scuola non potrebbe andare avanti», conclude il sindacalista della Cisl. Rimane infatti ancora scoperto il posto al comprensivo 1 di Chieti.
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