La pista ciclabile dove è avvenuta l'esecuzione (da cronachepicene.it)

INDAGINI AD ASCOLI

Ex carabiniere abruzzese ucciso, una testimone: "Ho visto il killer scappare"

Le indagini sull'omicidio di Antonio Cianfrone di Mozzagrogna: al vaglio anche le telecamere di Spinetoli, oggi l'autopsia

ASCOLI PICENO. Notte di lavoro per i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Ascoli Piceno che indagano sull'omicidio premeditato di Antonio Cianfrone, ex carabiniere di Mozzagrogna (Chieti), ucciso ieri mattina mentre faceva jogging lungo la pista ciclopedonale di Spinetoli.

Nessuno ha ancora risposto all'appello del procuratore capo Umberto Monti di presentarsi a testimoniare, ma nella giornata di ieri ed in serata sono state sentiti coloro che ieri mattina si trovavano nella zona.

leggi anche: Antonio Cianfrone in una recente foto del suo profilo Fb Ex carabiniere abruzzese ucciso a colpi di pistola E' Antonio Cianfrone, 51 anni, di Mozzagrogna: esecuzione lungo la pista cicopledonale di Spinetoli. Un uomo gli ha sparato ed è poi fuggito in moto con un complice

Una donna, intervistata da Vera Tv, ha riferito di essere stata la prima a raggiungere l'ex militare abruzzese disteso a terra. «Pensavo fosse un infarto, anche se poi ho visto del sangue sul collo che non riuscivo a spiegarmi: gli ho detto "Coraggio, dai Antonio che ce la fai". Nei pressi - ha aggiunto la testimone - ho poi notato una ragazza tutta tremolante, spaventata, che mi ha detto di aver visto una persona con un casco integrale che usciva da una via secondaria che porta al paese di Fiobbo, questa persona si è avvicinata ad Antonio e ha esploso tre colpi. Li ho sentiti pure io, ma non pensavo fossero di arma da fuoco, ma normali rumori della zona. Questa ragazza - ha riferito ancora la teste - mi ha poi detto di aver visto questa persona, giovane, che aveva sparato tornare verso la moto guidata da un altro: poi sono ripartiti».

Antonio Cianfrone

Secondo un'altra testimonianza la persona alla guida della moto in fuga sarebbe di corporatura robusta, con indosso vestiti di colore scuro; sul sedile posteriore una figura più esile, con capelli un po' lunghi che spuntavano dal casco, a mo' di codino, tanto da non poter far escludere che potesse trattarsi di una donna.

Continua intanto il vaglio delle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza per individuare il percorso della moto sia in fase di avvicinamento al luogo del delitto che di fuga. In giornata verrà fissata l'autopsia sul cadavere dell'ex maresciallo dei carabinieri, trasferito ieri pomeriggio all'obitorio dell'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno.