Ex Gil, assegnati i primi fondi per pulire l’edificio nella Villa
La Regione stanzia duecentomila euro per fare l’inventario e portare via il materiale dai locali Per far diventare il complesso una “Cittadella della cultura” c’è un finanziamento di 2,2 milioni
CHIETI. Arrivano duecentomila euro per avviare la riqualificazione dell’ex Gil, l’immobile all’interno della Villa comunale da tempo abbandonato e oggetto di atti di vandalismo. Ad annunciarlo è l’ex consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, che sottolinea come all’Emiciclo sia stato approvato «un importante emendamento, a firma del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri su mio intervento», rivendica Febbo, «che stanzia risorse pari a duecentomila euro necessarie per le operazioni di inventariazione e svuotamento dell’immobile regionale della Villa comunale. Grazie a questo passaggio», sostiene l’ex consigliere, «finalmente sarà possibile avviare la gara d’appalto che permetterà di riportare alla piena efficienza strutturale l’immobile di proprietà della Regione, utilizzando i fondi relativi al terremoto del 2016 disponibili, pari a due milioni duecentomila euro».
Per quanto fatto finora, Febbo ringrazia «il rup Antonio Buccella che con grande celerità ha portato a termine la progettazione, approvata a giugno, completando un passaggio fondamentale prima della gara d’appalto per arrivare alla quale mancava questo tassello. Con i fondi reperiti dal consiglio regionale», continua l’esponente di Forza Italia, «sarà possibile procedere all’individuazione di una ditta specializzata per lo svuotamento e la sanificazione dei materiali contenuti nella biblioteca dell’ex Gil, secondo le disposizioni di Soprintendenza e prefettura».
Concluse queste operazioni, secondo Febbo, sarà possibile andare a gara e avviare i lavori. «L’auspicio», conclude l’ex consigliere, «è quello di realizzare la “Cittadella della cultura” con la fattiva partecipazione dell’università».
L’edificio a suo tempo nacque come sede della Gioventù italiana del littorio. È composto da cinque padiglioni, alcuni dei quali ospitavano l’Agenzia di promozione culturale con annessa biblioteca e uffici sanitari regionali. I lavori di ritrutturazione progettati, una volta avviati, dovrebbero essere portati a termine nell’arco di un anno.(a.rap.)
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