<strong>Opere pubbliche</strong>. Manca solo il collaudo finale dell’Ustif di Napoli, poi grande festa per tutti
Filovia in dirittura d’arrivo
E’ atteso un nuovo mezzo, inaugurazione a fine mese
CHIETI. Superata anche l’ultima curva, la nuova filovia teatina è in dirittura d’arrivo. Manca solo la formale procedura legata al collaudo finale dell’Ustif di Napoli sulla sicurezza di esercizio che ha già superato bene le simulazioni. In Comune bocce cucite, ma la lunga storia del rilancio del filobus sta per essere conclusa, con l’avvio di una innovativa fase del trasporto ecologico.
La documentazione è completa, gli altri collaudi e gli adempimenti vari sia tecnici che burocratici sono stati tutti superati, il ministero ha dato una serie di “via libera” attraverso gli uffici competenti e a fine mese, forse sabato 26, il sindaco Francesco Ricci e l’assessore ai trasporti Luigi Febo, che hanno sempre creduto nella soluzione della mobilità pulita della filovia, potranno inaugurare il nuovo servizio pubblico. La data dell’inaugurazione è incerta perché dalla Svezia deve arrivare il nuovo filobus con tutte le moderne dotazioni tecnologiche appena acquistato. Quando sarà consegnato nella rimessa della società di trasporti urbani della Panoramica, è probabile una sorta di “presentazione” pubblica in centro storico del nuovo mezzo. E per l’inaugurazione giro inaugurale collettivo per una festa di popolo preceduta da numerosi momenti di incertezza e polemiche, anche per i ritardi nei versamenti, da parte del ministero dei trasporti e delle infrastrutture, dei soldi necessari per pagare le imprese. Vecchi problemi, ormai dimenticati, nel momento dell’interesse superiore della collettività, un’occasione in cui le forze politiche potranno gioire insieme per un’opera pubblica molto attesa, in grado di evitare l’inquinamento, che si spera sia solo il primo passo verso una mobilità più ecologica.
Il rifacimento della intera rete filoviaria è costato 9 milioni di euro. Il rilancio del filobus è una ecoperazione partita, ma solo come idea, dagli esecutivi comunali precedenti. La voglia di un trasporto pulito con 12 mezzi che copriranno il percorso classico, da piazzale Sant’Anna alla stazione ferroviaria, fino a Madonna delle Piane, e quello nuovo, fino al policlinico e da Madonna delle Piane a San Martino, salvo un piccolo tratto da definire, è stato uno dei progetti perseguiti con maggiore tenacia dall’amministrazione del sindaco Ricci. Fin dall’inizio del mandato la giunta di centrosinistra, stimolata dalle sollecitazioni del centrodestra, ha ripreso i lavori completando il tratto fino a via dei Vestini, ristrutturando 5 vecchi filobus e superando i tanti lacci e lacciuoli della burocrazia. Ai sette mezzi in rimessa se ne aggiungeranno altri cinque per i quali la giunta comunale ha fatto già una «determina» di acquisto, i cui finanziamenti saranno stanziati nel 2010. (f.ci.)
La documentazione è completa, gli altri collaudi e gli adempimenti vari sia tecnici che burocratici sono stati tutti superati, il ministero ha dato una serie di “via libera” attraverso gli uffici competenti e a fine mese, forse sabato 26, il sindaco Francesco Ricci e l’assessore ai trasporti Luigi Febo, che hanno sempre creduto nella soluzione della mobilità pulita della filovia, potranno inaugurare il nuovo servizio pubblico. La data dell’inaugurazione è incerta perché dalla Svezia deve arrivare il nuovo filobus con tutte le moderne dotazioni tecnologiche appena acquistato. Quando sarà consegnato nella rimessa della società di trasporti urbani della Panoramica, è probabile una sorta di “presentazione” pubblica in centro storico del nuovo mezzo. E per l’inaugurazione giro inaugurale collettivo per una festa di popolo preceduta da numerosi momenti di incertezza e polemiche, anche per i ritardi nei versamenti, da parte del ministero dei trasporti e delle infrastrutture, dei soldi necessari per pagare le imprese. Vecchi problemi, ormai dimenticati, nel momento dell’interesse superiore della collettività, un’occasione in cui le forze politiche potranno gioire insieme per un’opera pubblica molto attesa, in grado di evitare l’inquinamento, che si spera sia solo il primo passo verso una mobilità più ecologica.
Il rifacimento della intera rete filoviaria è costato 9 milioni di euro. Il rilancio del filobus è una ecoperazione partita, ma solo come idea, dagli esecutivi comunali precedenti. La voglia di un trasporto pulito con 12 mezzi che copriranno il percorso classico, da piazzale Sant’Anna alla stazione ferroviaria, fino a Madonna delle Piane, e quello nuovo, fino al policlinico e da Madonna delle Piane a San Martino, salvo un piccolo tratto da definire, è stato uno dei progetti perseguiti con maggiore tenacia dall’amministrazione del sindaco Ricci. Fin dall’inizio del mandato la giunta di centrosinistra, stimolata dalle sollecitazioni del centrodestra, ha ripreso i lavori completando il tratto fino a via dei Vestini, ristrutturando 5 vecchi filobus e superando i tanti lacci e lacciuoli della burocrazia. Ai sette mezzi in rimessa se ne aggiungeranno altri cinque per i quali la giunta comunale ha fatto già una «determina» di acquisto, i cui finanziamenti saranno stanziati nel 2010. (f.ci.)