FRANCAVILLA
Fuochi di San Franco, corsa contro il tempo
L’evento di giovedì. Obiettivo del Comune, “salvare” gli spari diffusi dopo lo stop della prefettura
FRANCAVILLA. Conto alla rovescia per i fuochi di San Franco, al centro del braccio di ferro tra Comune e Prefettura sulla formula degli spari: se diffusi lungo la costa, come è determinato a fare il Comune, o da una sola postazione, come ha chiesto la Prefettura per questioni di sicurezza. E mentre si cerca un punto di intesa, con l’amministrazione al lavoro anche ieri per aggiornare le misure, per i francavillesi resta l’attesa per una tradizione ultracentenaria. Una tradizione che nel corso del tempo ha coinvolto scuole di fuochisti a cui ogni anno viene affidato il compito di illuminare la notte della festa.
Una delle storiche famiglie che se n’è occupata a lungo è quella locale dei fratelli Basilico, ma da un po’ di tempo a questa parte a coordinare le operazioni c’è Panfilo Pace, figlio di Costantino, titolare dell’omonima ditta di Pratola Peligna. Tra pochi giorni, insieme a lui, a dividersi l’organizzazione ci saranno anche la Pirotecnica Ortonese e i colleghi della ditta Paciocco. Ed è proprio Panfilo, che la sera del 18 agosto avrà il compito di coordinare i fuochi diffusi (ammesso che la formula venga confermata) a raccontare l’evoluzione dell’artificio di San Franco: «L’idea dei 25 punti di lancio è venuta nel 2020 per ovviare al pericolo assembramenti. Francavilla è stata una città pioniera da questo punto di vista, poi seguita non solo a livello locale ma nazionale.
Certo, i fuochi che escono con questa formula sono diversi dal tradizionale artificio: si tratta di prodotti con un calibro più basso, che però sono in grado di rispondere a tutte le esigenze nate nel corso degli anni, dal rispetto dell’ambiente a quello acustico, ma anche per contrastare il pericolo incendi e andare incontro alle richieste degli animalisti. La strada del futuro è senza dubbio questa».
E racconta: «Negli anni ’90 si spendevano un sacco di soldi per organizzare l’artificio. Cifre che superavano i 100 milioni delle vecchie lire, quando tra la zona del pontile e il paese alto si assiepavano più di 100mila persone che arrivavano con largo anticipo per trovare il posto migliore da dove vedere lo spettacolo. Oggi i tempi sono cambiati, questo è evidente, ma vedere tutta la costa illuminata è una sensazione altrettanto emozionante».
E proprio a Panfilo Pace toccherà il compito di coordinare le operazioni la sera del 18 agosto: «Ciascuna delle 25 postazioni verrà allestita dalle prime ore del mattino. La sera attenderemo l’ok della torre di controllo dell’aeroporto per evitare di disturbare eventuali voli. Quindi farò partire tre botti, uno dopo l’altro. L'esplosione del terzo sarà il segnale per tutti i fuochisti di innescare le polveri e dare il via allo spettacolo di luci e colori che animerà la la notte di
Francavilla».