FOSSACESIA

Gestione illegale di rifiuti speciali e cannibalizzazione di veicoli: in 2 denunciati

28 Febbraio 2025

Le attività illecite scoperte dai carabinieri forestali dei nuclei di Lanciano e Villa Santa Maria. L’operazione ha portato al sequestro di un capannone industriale e di numerosi beni e rifiuti

FOSSACESIA. Gestione illegale di rifiuti speciali e cannibalizzazione di veicoli fuori uso. Queste le attività illecite scoperte dai carabinieri forestali dei nuclei di Lanciano e Villa Santa Maria. L’operazione ha portato al sequestro di un capannone industriale e di numerosi beni e rifiuti, nonché all'avvio di azioni legali nei confronti de due individui coinvolti in attività illecite legate alla gestione di rifiuti speciali e alla cannibalizzazione di veicoli fuori uso. 

Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione da parte del personale della Ecolan spa, che aveva denunciato il conferimento illecito di rifiuti speciali nel circuito di raccolta dei rifiuti urbani. Grazie alla collaborazione congiunta tra i Carabinieri Forestali, Ecolan e Sasi, è emerso che la società coinvolta era responsabile non solo della gestione illegale di rifiuti, sia pericolosi che non, ma anche di attività di autoriparazione abusiva e smaltimento di veicoli industriali. Durante le verifiche, i Carabinieri Forestali hanno scoperto all'interno del capannone di Fossacesia una grande quantità di pezzi di ricambio usati, alcuni dei quali non certificati e in condizioni non idonee a garantire la sicurezza dei veicoli. Inoltre, sono stati trovati numerosi motori di veicoli pesanti e altri materiali non tracciabili, utilizzati per la riparazione di veicoli industriali senza le necessarie autorizzazioni, il che ha portato a scoprire una vera e propria attività di "cannibalizzazione" di mezzi fuori uso, con pezzi smontati e riutilizzati illecitamente in violazione delle normative sulla sicurezza. 

In aggiunta, i militari hanno accertato che i rifiuti, sia pericolosi che non, venivano accumulati senza il dovuto controllo, in violazione delle normative ambientali. Alcuni dei rifiuti rinvenuti all'interno dell'officina meccanica abusiva risultavano identici a quelli conferiti nel circuito di raccolta dei rifiuti urbani, determinando un sistema illecito di smaltimento non autorizzato. Durante il sequestro, sono stati sottoposti a provvedimento restrittivo due autocarri e numerosi pezzi di ricambio, tra cui assali privi di certificazione e pneumatici usati.

Gli indagati sono stati deferiti in stato di libertà. Il materiale sequestrato è stato posto in custodia giudiziaria, e le indagini proseguono per identificare eventuali altri responsabili delle violazioni contestate.