IL LUTTO
Guardiagrele piange l'amico e fotoreporter "del mondo" Borsari
Aveva 67 anni, una vita tra capi di Stato e sport: ha avuto un malore mentre si imbarcava in aereo per tornare a San Diego. Era venuto nel paese della madre dove vive il fratello Corrado. In Abruzzo premiato nel 2007 e nel 2014
GUARDIAGRELE. Ha suscitato commozione a Guardiagrele la scomparsa improvvisa di Luciano Borsari, 67 anni. Nella cittadina pedemontana era andato a trovare per qualche giorno il fratello Corrado. Poi la ripartenza per gli Stati Uniti d’America. Ma un malore gli ha tolto la vita a Fiumicino, dove era in attesa di imbarcarsi per rientrare a San Diego.
Luciano Borsari, “phofojournalist e commentatore apolitico di fatti e tragedie umane giornaliere nel mondo”, come aveva scritto nella sua pagina Facebook, era nato a Caracas nel 1955 da Giuseppe, originario di Formigine (Modena) e Velia Scogna, guardiese. Da ragazzo ha attraversato più volte l’Atlantico per vivere tra Guardiagrele e Caracas. Per studio di era trasferito a San Diego dove, nel 1981, si era e laureato in Economia e commercio con un master in International business. Nel 1988 ha vinto un concorso all’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) e per due anni è stato a New York custodendo la passione per la fotografia. Notato da un editore di una rivista di nautica, Borsari fu invitato a collaborare e in poche settimane divenne il fotoreporter dell'agenzia Ppl/Oxbow di Londra ottenendo l'incarico di fotografare l'America's Cup e la Louis Vuitton. Per quest'ultimo evento ha avuto il premio dalla Galleria ufficiale dell'America's Cup "Best international photographic collection of 1995". Entrato a far parte della prestigiosa agenzia Zuma Press, con sede a Laguna Beach, in California, Borsari ha iniziato una lunga carrellata di foto d'autore.
Nella sua raccolta figurano personalità da George W. Bush ad Al Gore, da Mikhail Gorbachev a Leah Rabin, da Madame Jehan Sadat a Shimon Peres, da Margaret Tatcher a Tiger Woods, dalle sorelle Venus e Serena Williams a Enrique Iglesias, da Maradona a Ricky Martin per finire con Obama e Nancy Pelosi, abruzzese di Montenerodomo. Sposato con Adriane Veiga, manager brasiliana (nata e cresciuta a Ipanema) della United Airlines, Luciano Borsari ha superato indenne un agguato da parte dei contrabbandieri di vite umane tra Messico e Stati Uniti e gli incidenti nelle manifestazioni contro Chavez, a Caracas.
Di grande impatto il servizio fotografico nel dopo il sisma del 2009 dell’Aquila: “Nel nido dell’aquila ferita”, sulle suggestive note dei Pink Floyd e di “Imagine” di John Lennon. Nel 2007 era stato insignito del “Premio Guerriero di Capestrano" e nel 2014 del “Premio Dean Martin”, per il suo contributo di abruzzese nel Mondo. La salma è stata trasferita al cimitero del Verano in attesa della cremazione. (r.o.)
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