I fuochi a numero chiuso, proteste all’ippodromo

La commissione esplodenti della questura ha imposto restrizioni agli spettatori Delusione tra il pubblico rimasto in strada, fuori anche il vicesindaco Valente

LANCIANO. Una “Nottata” piena di gente, ma dal retrogusto amaro, quella che ha riguardato la tradizionale apertura delle Feste di settembre in onore della Madonna del Ponte, patrona della città. A causa delle stringenti norme di sicurezza imposte dalla commissione esplodenti della questura, i tradizionali fuochi pirotecnici dell’“apertura” hanno riecheggiato in un ex ippodromo vuoto, con gli spettatori, meno di 2mila, che hanno assistito in piedi allo spettacolo. Tutti gli altri hanno dovuto guardare lo spettacolo fuori dai cancelli assiepati tra i viali delle Rose e altri scorci “privilegiati” della città.

Le nuove norme. Il “diktat” della questura è arrivato a poche ore dall’inizio delle Feste e hanno riguardato essenzialmente l’area dell’ex ippodromo. Gli spari sono stati “ricalibrati” con un depotenziamento ottico e sonoro. Vuoti gli spalti, ritenuti già inagibili nel Festival dell’arte pirotecnica del luglio scorso. Ed è stato posto un veto anche al numero massimo consentito nell’area: solo 1.960 gli spettatori ammessi nell’ex ippodromo.

Le polemiche. «In tanti anni non era mai accaduto nulla di simile», lamenta un cittadino fuori dai cancelli, «abbiamo sempre assistito ai fuochi dentro Villa delle Rose e non era mai accaduto nulla, come mai questo accanimento?». Sono centinaia le lamentele levatesi nel giorno più bello delle feste patronali. Non è piaciuta neanche l’idea di spostare le corse al galoppo dal 16 al 21 settembre. Ma le regole sono regole, bisogna adattarsi. Nella notte a cavallo tra venerdì e sabato i visitatori hanno dovuto mettersi in fila, ritirare un bigliettino numerato e sperare, da dietro le transenne, di essere tra i fortunati ammessi all’interno dell’ex ippodromo. Il vicesindaco Pino Valente, per protesta, ha assistito ai fuochi fuori dai cancelli. «Ci atteniamo a quello che ci è stato imposto, facciamo i bravi», scherza il sindaco Mario Pupillo, «ma valuteremo questa prescrizione con calma nei prossimi giorni. L’area va bonificata ma siamo rimasti dispiaciuti. Si tratta di tradizioni e di manifestazioni che hanno sempre convissuto con la città e non era mai successo nulla».

Le feste. Intanto la prima giornata di feste è trascorsa con il solito bagno di folla. Apprezzata la “paratura” così come per la nuova Banda di Tanino che ha accompagnato, alle 4,30, i partecipanti alla Nottata fino in piazza Garibaldi con la classica colazione a base di pizza e peperoni arrosto. «Sono molto soddisfatto», dichiara il presidente del comitato feste, Stefano Angelucci Marino, «quel che più ci ha colpito sono state le centinaia di giovani in giro: queste feste sono state pensate soprattutto per loro».

Il programma di oggi. Dopo l'appassionante Notte dello swing di ieri sera, alle 21 in piazza Plebiscito arrivano i Nuju, band calabrese di Urban Folk.

Daria De Laurentiis

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