I piromani bruciano boschi e oasi naturali
Raffica di roghi: trovati gli inneschi Minacciate le case in cinque paesi
CARPINETO SINELLO. Piromani scatenati nel Medio e Alto Vastese. Una miriade di roghi, alimentati dal forte vento di scirocco, ha minacciando abitazioni, causato malori e disagi sulla Trignina. Le fiamme hanno incenerito più di 30 ettari di bosco e vegetazione mediterranea nei comuni di Schiavi d'Abruzzo, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, San Giovanni Lipioni e Carpineto Sinello. Nel pomeriggio è scoppiato anche un incendio vicino alla riserva naturale di contrada Buonanotte, a Vasto. Centinaia gli alberi di querce e castagni inceneriti, oltre a venti ettari di sottobosco cancellati.
Dalle 23 di venerdì alla tarda serata di ieri il fuoco ha impegnato senza sosta più di 70 uomini, fra vigili del fuoco, Protezione civile, Corpo forestale. In aiuto dei vigili del fuoco di Vasto sono arrivati i colleghi di Lanciano, Ortona, Chieti e Agnone. «Difficilmente l'autocombustione provoca decine di incendi contemporaneamente», sottolinea un volontario della Protezione civile. I carabinieri stanno indagando. Pare che in qualche caso sono stati trovati degli inneschi, come spugne imbevute di olio. Per tutto il giorno sul Vastese in fiamme sono stati effettuati lanci di acqua, prelevata in alcuni bacini idrici, con aerei Canadair ed elicotteri della Forestale.
Schiavi senza corrente. I residenti del piccolo comune dell'Alto Vastese hanno vissuto momenti di autentico terrore ieri pomeriggio. Dopo una notte passata a domare le fiamme appiccate da una mano sconosciuta nel bosco di contrada Taverna, alle 15 la temperatura elevata e il vento di scirocco hanno rialimentato le fiamme. Il fronte dell'incendio ha raggiunto un centinaio di abitazioni delle frazioni Taverna, Cupello, Badia e San Martino, distruggendo anche diversi pali dell'energia elettrica. «Siamo stati costretti a sospendere per motivi di sicurezza l'energia elettrica in tutto il comune», afferma il presidente della Comunità montana dell'Alto Vastese, Luciano Piluso, che insieme al sindaco Piero Paolo Sciarra ha collaborato con i soccorritori alle prolungate operazioni di spegnimento.
Terrore a San Giovanni. Una lunga lingua di fuoco ha minacciato anche le abitazioni di San Giovanni Lipioni. Dalle due di notte fino alla tarda serata di ieri le fiamme hanno divorato ettari di vegetazione, parte della pineta e il bosco sul colle Vernone. Per riuscire a bloccare l'avanzare dlle fiamme si è reso necessario il massiccio intervento degli elicotteri.
Malori a Carpineto. Giornata di fiamme anche a Carpineto. E anche in questo caso si sospetta l'azione dei piromani. «Il vento ha ostacolato le operazioni», racconta il sindaco Domenico Bologna, «il fuoco è arrivato fino a 200 metri dal centro abitato. Una volta spento si è trasformato in una grossa nuvola di fuliggine nera che ha invaso le case». Il fumo ha annerito pareti, mobili e biancheria. Qualche asmatico è stato colto da malore. L'incendio ha fatto aumentare ancora la temperatura già torrida, provocando malesseri.
Riserva in fiamme. Come se non bastasse, un incendio ha minacciato l'oasi in località Buonanotte a Vasto. Le fiamme si sono sviluppate da un terreno incolto e hanno distrutto un casolare abbandonato.
Dalle 23 di venerdì alla tarda serata di ieri il fuoco ha impegnato senza sosta più di 70 uomini, fra vigili del fuoco, Protezione civile, Corpo forestale. In aiuto dei vigili del fuoco di Vasto sono arrivati i colleghi di Lanciano, Ortona, Chieti e Agnone. «Difficilmente l'autocombustione provoca decine di incendi contemporaneamente», sottolinea un volontario della Protezione civile. I carabinieri stanno indagando. Pare che in qualche caso sono stati trovati degli inneschi, come spugne imbevute di olio. Per tutto il giorno sul Vastese in fiamme sono stati effettuati lanci di acqua, prelevata in alcuni bacini idrici, con aerei Canadair ed elicotteri della Forestale.
Schiavi senza corrente. I residenti del piccolo comune dell'Alto Vastese hanno vissuto momenti di autentico terrore ieri pomeriggio. Dopo una notte passata a domare le fiamme appiccate da una mano sconosciuta nel bosco di contrada Taverna, alle 15 la temperatura elevata e il vento di scirocco hanno rialimentato le fiamme. Il fronte dell'incendio ha raggiunto un centinaio di abitazioni delle frazioni Taverna, Cupello, Badia e San Martino, distruggendo anche diversi pali dell'energia elettrica. «Siamo stati costretti a sospendere per motivi di sicurezza l'energia elettrica in tutto il comune», afferma il presidente della Comunità montana dell'Alto Vastese, Luciano Piluso, che insieme al sindaco Piero Paolo Sciarra ha collaborato con i soccorritori alle prolungate operazioni di spegnimento.
Terrore a San Giovanni. Una lunga lingua di fuoco ha minacciato anche le abitazioni di San Giovanni Lipioni. Dalle due di notte fino alla tarda serata di ieri le fiamme hanno divorato ettari di vegetazione, parte della pineta e il bosco sul colle Vernone. Per riuscire a bloccare l'avanzare dlle fiamme si è reso necessario il massiccio intervento degli elicotteri.
Malori a Carpineto. Giornata di fiamme anche a Carpineto. E anche in questo caso si sospetta l'azione dei piromani. «Il vento ha ostacolato le operazioni», racconta il sindaco Domenico Bologna, «il fuoco è arrivato fino a 200 metri dal centro abitato. Una volta spento si è trasformato in una grossa nuvola di fuliggine nera che ha invaso le case». Il fumo ha annerito pareti, mobili e biancheria. Qualche asmatico è stato colto da malore. L'incendio ha fatto aumentare ancora la temperatura già torrida, provocando malesseri.
Riserva in fiamme. Come se non bastasse, un incendio ha minacciato l'oasi in località Buonanotte a Vasto. Le fiamme si sono sviluppate da un terreno incolto e hanno distrutto un casolare abbandonato.