I traffici del porto non conoscono soste: +20% di navi arrivate

Movimentate oltre 50mila tonnellate di merci in più sul 2012 Pronti a salpare per l’Est 1.200 furgoni Ducato della Sevel

VASTO. Quattro navi arrivate solo nell’ultima settimana; 1.200 furgoni imbarcati per la Russia, l’Ucraina e la Croazia, ma anche carichi di olio e materiale per i Paesi dell’Est europeo. Il porto di Punta Penna resiste ai venti di crisi che flagellano l’Abruzzo. Anzi, è diventato un valido strumento di protezione e rilancio. A parlare sono i numeri e il gran da fare sulle banchine. Da gennaio a settembre sono state movimentate più di 50mila tonnellate di merci del 2012. I due terzi del sistema produttivo regionale insistono su Vasto. Il bacino, inserito come crocevia di un sistema integrato di insfrastrutture logistiche, è guardato con interesse crescente dall’Est europeo e monitorato periodicamente quale indice economico. L’export e gli scambi commerciali guardano verso Cina, Russia, Croazia, Ungheria e Polonia. Gli arrivi delle navi feeder porta container sono ormai settimanali. Il porto sta cambiando volto.

Furgoni Ducato. Dopo un estate di grande lavoro, l’autunno è cominciato ancora meglio. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i registri indicano un più 20% negli arrivi. A settembre Punta Penna ha ricevuto 38 navi in più. La parte del leone è rappresentata dall’imbarco e spedizione di furgoni Ducato prodotti dalla Sevel in Val di Sangro. In questi giorni il molo di Punta Penna è stato invaso da 1.200 furgoni Ducato. La nave ferma in rada al largo della costa non è sfuggita all’occhio dei vastesi.Le agenzie e le imprese di servizio portuale hanno dovuto lavorare a pieno ritmo.

Olio di palma. L’edilizia è al palo, rallentano le esportazioni di inerti, la crisi dell’automotive congela il commercio dei metalli, ma dopo un periodo con il freno tirato sono in ripresa le importazioni di olio di palma e colza dall’Indonesia. I grafici puntano verso l’alto e questo porta nuova linfa a Punta Penna.

Navi feeder. Ogni martedì da Punta Penna parte una nave del servizio di trasporto container della Maersk line da Vasto a Trieste. Dieci mesi dopo il primo varo il bilancio è sicuramente positivo. Ogni settimana a Vasto arriva un mercantile da 2.600 tonnellate di stazza lorda e una capacità di 700 container. Presto a migliorare il servizio oltre a nove torri faro ci sarà la videosorveglianza. Il varo del nuovo piano regolatore grazie al comandante del Circomare, Giuliano D’Urso, è ormai imminente. L’unico desiderio al momento inesaudito per Confindustria è l’agognato collegamento ferroviario dalle industrie a Punta Penna. Un tassello importante per ridurre i costi delle aziende e procurare nuovi investimenti nel Vastese. Altrettanto importante una stazione marittima.

Paola Calvano

©RIPRODUZIONE RISERVATA