Ikea dice basta ai politici abruzzesi "Noi non assumiamo raccomandati"

Per i 220 posti di lavoro nell'insediamento Ikea di San Giovanni Teatino (Chieti) si sono candidati in 30mila 446. Troppi, così qualcuno ha tentato di ottenere l'aiuto di un politico. Ma l'azienda svedese ha rimandato la spintarella al mittente: "Pressioni ci sono sempre, non solo in Abruzzo. Ma noi scegliamo i dipendenti su base meritocratica"

CHIETI. Meritocrazia e non raccomandazioni. Ikea sbaraglia il tentativo di spintarella di un politico abruzzese. Il caso è emerso grazie a un tweet, postato poi anche su Facebook, del coordinatore regionale dei giovani dell'Idv, Giampiero Riccardo. "Sono venuto a sapere", racconta Riccardo al Centro, "che Ikea ha mandato una lettera a politici abruzzesi, invitandoli a smettere con le pressioni e ho ritenuto di condividerla per scoraggiare altri dal seguirne l'esempio".  Fatto sta che la notizia fa il giro della rete e impazza il toto politici da spintarella.

Per i 220 posti di lavoro nell'insediamento Ikea di San Giovanni Teatino si sono candidati in 30mila 446. Un esempio eclatante della fame di lavoro che c'è oggi in Italia ed era nell'aria il timore che tutto, ancora una volta, potesse essere governato dalla politica della raccomandazione.

Il responsabile di Ikea Italia, Valerio Di Bussolo, tronca qualsiasi dubbio. "Non mi risulta che il nostro gruppo abbia mandato alcuna lettera", dice al telefono, "è vero, invece, che un politico abruzzese ha chiesto come stavano andando i colloqui di alcuni candidati. Ovviamente non diamo informazioni a terzi di questo tipo, visto che abbiamo un rapporto diretto e unico con ciascun candidato, a cui diamo notizie a selezione avvenuta".

Raccomandazione mal d'Abruzzo? Sembra proprio di no. "La nostra politica aziendale", continua Di Bussolo, "è improntata alla scelta dei dipendenti su base meritocratica, per competenze, esperienza e motivazione personale. Pressioni ci sono sempre, non solo qui. Le abbiamo avute anche per gli altri punti vendita sparsi in l'Italia, ma la risposta è stata sempre la nostra politica Ikea :cristallina e senza eccezioni".
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