Il borgo si spopola Solo 2.500 abitanti tra le case fatiscenti
Proteste anche dai residenti di viale Giulio Cesare «Il quartiere è nel degrado e la vigilanza assente».
VASTO. Dalle caratteristiche balconate del borgo di Santa Maria sono scomparsi i vasi di fiori. Al calar del sole le luci di tante finestre a pochi metri da piazza Rossetti restano spente. E’ il sintomo del lento ma progressivo spopolamento del centro storico. I dati del Comune sono inquietanti: su 40mila abitanti che oggi conta la città solo 2.500 abitano nel cuore storico. E intanto i residenti e i commercianti di una delle zone più dinamiche, viale Giulio Cesare, denunciano il degrado del quartiere, reclamano maggiore attenzione, soprattutto nella vigilanza, e una manutenzione più puntuale di strade e verde pubblico.
Centro storico. Il quaranta per cento degli edifici del borgo è vuoto. Negli ultimi dieci anni il numero di residenti nel centro storico si è dimezzato. L’amministrazione comunale cerca di correre ai ripari. L’obiettivo è frenare l’esodo entro il 2015. Il sindaco, Luciano Lapenna, si affida al piano di recupero elaborato da un pool di tecnici coordinato dal professor Pier Luigi Cervellati. La ricetta del progettista è basata essenzialmente sulla riqualificazione degli immobili. Ma, a parere di molti cittadini e anche dell’opposizione consiliare, non basta per convincere i vastesi a restare ad abitare nella vecchia Istonium. «Perché mai un cittadino dovrebbe restare in centro se non può nemmeno parcheggiare l’auto sotto casa?»,dice il Pdl.
«Per invogliare i vastesi a tornare nel centro storico serve molto di più», afferma il consigliere comunale del centrodestra Etelvardo Sigismondi snocciolando l’elenco delle carenze: mancanza di posti auto e di mezzi di trasporto pubblici, i negozi sono pochi e sono insufficienti le iniziative che attirano i giovani. L’opposizione consiliare ritiene indispensabile programmare incentivi per riqualificare i vecchi immobili e rilanciare il commercio, illuminare strade e vicoli per scoraggiare scorribande notturne, riportare in centro i servizi trasferiti in periferia.
Viale Giulio Cesare. E’ la strada più dinamica della città e più ricca di servizi. In viale Giulio Cesare c’è l’ufficio centrale delle Poste, ci sono diversi istituti di credito, a pochi metri c’è il commissariato e il palazzo di giustizia, la scuola elementare e la media Rossetti. La maggior parte degli studi professionali dal centro storico si è trasferita qua. «Proprio per questo è indispensabile la presenza della polizia municipale a tutte le ore per evitare caos e abusi», chiedono i residenti. «E’necessario risistemare la segnaletica sia orizzontale sia verticale che ormai è inesistente. I marciapiedi sono a pezzi, servono scivoli per i disabili e una decorosa sistemazione dell’area verde parcheggio adiacente l’ufficio postale», scrive in una lettera indirizzata al sindaco, Luca D’Annunzio, rappresentante della Lega Nord. Alla lettera, consegnata ieri al primo cittadino, è stata allegata una petizione firmata da residenti e commercianti. «Chiediamo solo che questo quartiere, così importante per l’economica della città, non venga lasciato nell’abbandono».
Centro storico. Il quaranta per cento degli edifici del borgo è vuoto. Negli ultimi dieci anni il numero di residenti nel centro storico si è dimezzato. L’amministrazione comunale cerca di correre ai ripari. L’obiettivo è frenare l’esodo entro il 2015. Il sindaco, Luciano Lapenna, si affida al piano di recupero elaborato da un pool di tecnici coordinato dal professor Pier Luigi Cervellati. La ricetta del progettista è basata essenzialmente sulla riqualificazione degli immobili. Ma, a parere di molti cittadini e anche dell’opposizione consiliare, non basta per convincere i vastesi a restare ad abitare nella vecchia Istonium. «Perché mai un cittadino dovrebbe restare in centro se non può nemmeno parcheggiare l’auto sotto casa?»,dice il Pdl.
«Per invogliare i vastesi a tornare nel centro storico serve molto di più», afferma il consigliere comunale del centrodestra Etelvardo Sigismondi snocciolando l’elenco delle carenze: mancanza di posti auto e di mezzi di trasporto pubblici, i negozi sono pochi e sono insufficienti le iniziative che attirano i giovani. L’opposizione consiliare ritiene indispensabile programmare incentivi per riqualificare i vecchi immobili e rilanciare il commercio, illuminare strade e vicoli per scoraggiare scorribande notturne, riportare in centro i servizi trasferiti in periferia.
Viale Giulio Cesare. E’ la strada più dinamica della città e più ricca di servizi. In viale Giulio Cesare c’è l’ufficio centrale delle Poste, ci sono diversi istituti di credito, a pochi metri c’è il commissariato e il palazzo di giustizia, la scuola elementare e la media Rossetti. La maggior parte degli studi professionali dal centro storico si è trasferita qua. «Proprio per questo è indispensabile la presenza della polizia municipale a tutte le ore per evitare caos e abusi», chiedono i residenti. «E’necessario risistemare la segnaletica sia orizzontale sia verticale che ormai è inesistente. I marciapiedi sono a pezzi, servono scivoli per i disabili e una decorosa sistemazione dell’area verde parcheggio adiacente l’ufficio postale», scrive in una lettera indirizzata al sindaco, Luca D’Annunzio, rappresentante della Lega Nord. Alla lettera, consegnata ieri al primo cittadino, è stata allegata una petizione firmata da residenti e commercianti. «Chiediamo solo che questo quartiere, così importante per l’economica della città, non venga lasciato nell’abbandono».