Il caso Ombrina Mare in consiglio comunale
Prime mobilitazioni nel Frentano contro le trivelle a sei chilometri dalla costa Incontro pubblico con i cittadini: «Devono sapere che cosa sta succedendo»
LANCIANO. Un consiglio comunale straordinario e la convocazione, già dalla prossima settimana, di un incontro pubblico con i cittadini per discutere del progetto Ombrina Mare. Non si fanno attendere le reazioni dell’amministrazione comunale di Lanciano dopo il via libera, attraverso il decreto sviluppo, alla trivellazione ed estrazione di greggio da parte della piattaforma Ombrina Mare ad appena sei chilometri dalla costa frentana.
«È stato perpetrato un colpo di mano letale per la Costa dei trabocchi e per tutto l’Abruzzo», critica Marcello Rovetto, coordinatore del movimento civico Progetto Lanciano. «Nel giro di qualche mese», sottolineano i consiglieri di Progetto Lanciano, Giuseppe Ferrante, Michele Ucci e Giacinto Verna, «il tratto di mare che va da Ortona a Torino di Sangro avrà come sfondo un mega impianto petrolifero con piattaforma di estrazione e nave Fpso per la desolforazione. Uno sfregio intollerabile per uno dei tratti di costa più belli e suggestivi dell’intero Adriatico. Noi non ci stiamo e siamo pronti alla mobilitazione della nostra base». «Progetto Lanciano non resterà a guardare», promettono il vicesindaco Pino Valente e l’assessore ai lavori pubblici Antonio Di Naccio.
Per il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, ci sarebbero tuttavia margini d’ intervento. «Dalle prime informazioni raccolte», spiega Di Giuseppantonio, « siamo venuti a sapere che la richiesta autorizzativa per Ombrina Mare è partita nel 2009, ma che nessun atto, nè decreto è stato compiuto dal governo. C’è solo il parere della commissione Via, composta da 50 tecnici esterni, favorevole, ma con 40 prescrizioni ancora da valutare. L’iter non è giunto ancora al termine», prosegue il presidente della Provincia, «e, cosa più importante, i ministeri competenti non hanno dato alcun via libera. L’impegno della Provincia, che ribadisce con forza il proprio no al progetto, è di capire se ci sono possibilità per bloccarlo definitivamente. Vogliamo anche parlare con la Medoilgas e spiegare che il nostro progetto di rivitalizzazione della costa passa per il turismo e non per il petrolio».
E ci si attiva anche in Regione. Il consigliere di maggioranza di Rialzati Abruzzo, Antonio Prospero, fa appello al presidente Gianni Chiodi per aprire un confronto Stato-Regione sul progetto Ombrina Mare «prima che al parere della commissione Via seguano le firme dei ministeri per l’Ambiente, Beni culturali e Sviluppo economico». Anche il consigliere e presidente della commissione bilancio regionale Emilio Nasuti chiede «l’apertura di un tavolo tecnico permanente con i presidenti delle regioni Marche e Molise. Gli iter autorizzativi di questi impianti», prosegue Nasuti, «non sono di competenza delle Regioni, ma abbiamo il dovere di far sentire che l’Adriatico, un mare chiuso, non può essere invaso da pozzi petroliferi, pericolosi per l'ambiente. Rischiano anche l’economia e il turismo»
Daria De Laurentiis
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