Il Comune di Vasto: due autovelox fissi sulla riviera
La richiesta presentata alla prefettura per l’autorizzazione no del Comitato di Turdò: basta con i salassi alla gente
VASTO. No agli autovelox alla Marina. Antonio Turdò, presidente del Comitato antiautovelox, ha inviato una lettera al sindaco, Luciano Lapenna, chiedendo un incontro urgente con il primo cittadino. «Il 7 novembre in prefettura si discute dell’installazione di due misuratori di velocità sulla riviera. Il Comitato si opporà in ogni modo alla richiesta», afferma Turdò.
Un mese fa, il 19 settembre, Turdò riuscì a far bocciare le richieste di installazione presentate al prefetto, Fulvio Rocco De Marinis, dai Comuni di Monteodorisio e Tufillo. Anche Vasto quel giorno presentò la domanda, ma il vice prefetto, Luciano Conti, e la dirigente, Lucia Palmieri, al termine di un summit con il dirigente della polizia stradale, Fabio Santone, i rappresentanti dell’amministrazione provinciale e della polizia municipale di Vasto, invitarono il Comune a presentare entro il 7 novembre uno studio di settore con il numero di incidente registrati e la percentuale da addebitare all’eccesso di velocità.
Il 7 novembre il prefetto De Marinis deciderà se il materiale presentato dal Comune di Vasto giustifica o meno l’installazione di due autovelox fissi. «A mio avviso no», insiste Turdò. «Non mi risulta che negli ultimi mesi si siano verificati incidenti mortali o comunque gravi episodi dovuti all’eccesso di velocità. In un momento così drammatico per le famiglie e i lavoratori pendolari, sistemare due misuratori di velocità alla Marina significherebbe creare disagi gravissimi nella famiglie. È ingiusto ed immotivato», insiste il presidente del Comitato antiautovelox deciso a contestare anche la pioggia di multe notificate in questi giorni nel centro cittadino. «Chi non osserva le regole e le norme va punito. Su questo sono d’accordo anch’io. Ma le regole e le disposizioni devono essere ben chiare. Molti cittadini lamentano di avere scoperto di avere lasciato l’auto in una strada con il disco orario solo dopo aver trovato sul tergicristallo multe da 39 euro. Senza contare la difficoltà a reperire i “grattini” per le soste a pagamento. Ho chiesto per la seconda volta in pochi giorni di parlare con Lapenna e mi auguro che questa volta il primo cittadino mi riceva. Il mio appello precedente è caduto nel vuoto», si rammarica il presidente del Comitato antiauitovelox.
Nel frattempo Turdò insieme ai suoi collaboratori ha avviato uno studio della viabilità in città, annotando il numero di infrazioni, la tipologia, la localizzazione e le cause. «Spesso gli automobilisti sbagliano perché non sanno. I cittadini devono essere informati meglio, non puniti con l’autovelox », insiste Turdò.
Paola Calvano
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