Il Pd chiede chiarezza sul futuro dell’Ops
A terzi i servizi svolti dalla società controllata da Provincia e Comune. D’Amico: 40 lavoratori a rischio
CHIETI.
Un’interrogazione a risposta in aula per chiarire il futuro dell’Ops. La società controllata per l’87% dalla Provincia e per il 13% dal Comune che cura i servizi informatici per conto dell’ente provinciale e la certificazione degli impianti termini di Comune e Provincia. Porta la firma di Camillo D’Amico, capogruppo provinciale del Pd, che riaccende la discussione sull’Ops puntando il dito sull’amministrazione di centrodestra in carica. Questo perché la Provincia, con una delibera di giunta ed una determina dirigenziale, ha affidato ad una società esterna, per un costo di circa 90 mila euro, la manutenzione del sito istituzionale dell’ente e le attività di sviluppo della rete informatica, compiti svolti finora dall’Ops. Da qui le perplessità dell’opposizione dal momento che sulle società partecipate come l’Ops c’è sempre la scure della spending review.
«L’Ops non è mai stato un ente verso cui il centrodestra a guida Udc che amministra la Provincia di Chieti ha riversato», attacca D’Amico, «attenzioni particolari. Da tempo noi del Pd, insieme all’intero centrosinistra, stiamo sollecitando la maggioranza ad una chiarezza sul futuro dell’ente partecipato suggerendo e segnalando nuove attività, possibili partecipazioni all’azionariato societario di Comuni ed università. Ma, purtroppo, siamo sempre rimasti inascoltati se non derisi».
Nel frattempo, lamenta l’opposizione, sono in scadenza le due convezioni che garantiscono lavoro ed occupazione a circa 40 persone e tarda ad essere nominato il nuovo cda dell’Ops. Per questo il capogruppo del Pd D’Amico chiede contezza sulle delibere che hanno esternalizzato le attività informatiche della Provincia, sui tempi di nomina del nuovo cda dell’Ops e come e quando l’ente intende rinnovare le due convenzioni con l’Ops. (j.o.)
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