In 300 alla fiaccolata a difesa di Chieti capoluogo
Dopo i ricorsi, manifestazione di protesta contro la Provincia unica con Pescara. In prima fila il sindaco Umberto Di Primio con studenti e associazioni
CHIETI. Circa 300 persone hanno preso parte ieri pomeriggio a Chieti Scalo alla fiaccolata in difesa dell’autonomia della provincia di Chieti e della città perchè resti capoluogo, mentre il Governo ne ha previsto l’accorpamento con Pescara pur avendo la provincia di Chieti entrambi i requisiti, quello del numero di abitanti, ben oltre 350.000 e l’estensione territoriale, oltre 2500 chilometri quadrati. Alla manifestazione, organizzata dal Comitato Chieti provincia, e che fa seguito ad una analoga iniziativa svoltasi lo scorso 22 ottobre nella parte alta della città quando ad intervenire furono anche numerosi studenti, hanno preso parte il sindaco Umberto Di Primio e diversi componenti della Giunta e del consiglio comunale. Il corteo, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni dei commercianti, si è mosso dallo stadio del nuoto per arrivare fino alla fontana-rotatoria che si trova davanti alla stazione, bloccando di fatto il traffico in transito lungo la Tiburtina in entrambe le direzione ma ciò non ha provocato particolari disagi alla circolazione. Uno degli striscioni recava la scritta «crediamo lottiamo presidiamo per chieti provincia». Nei giorni scorsi la Provincia di Chieti ha annunciato un ricorso al Tar e alla Corte Costituzionale contro la delibera del Consiglio delle autonomie locali che ha proposto l’unione delle Province di Chieti-Pescara e L’Aquila Teramo, e la Delibera del Consiglio regionale del 23 ottobre 2012 che ha stabilito di non sottoporre al Governo alcuna proposta di riordino delle Province abruzzesi, ritenendo la completa soppressione delle Province la soluzione più idonea al perseguimento delle finalità di riduzione dei costi della politica.