In pubblico padre modello, a casa picchia la moglie davanti a 5 figli: rischia fino a 6 anni
I maltrattamenti in un paese del Vastese. Ad essere indagato è un uomo di 48 anni del Vastese, operaio, sposato da quasi venti anni e padre di ben cinque figli, 4 maschi e una bambina La donna e i ragazzi - da 6 a 16 anni - già allontanati
VASTO. In pubblico era un uomo perbene. Fra le mura domestiche diventava una persona violenta. La magistratura vastese è chiamata ad occuparsi in questi giorni dell'ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia. Ad essere indagato è un uomo di 48 anni del Vastese, operaio, sposato da quasi venti anni e padre di ben cinque figli, 4 maschi e una bambina. L'età dei figli oscilla dai 6 ai 16 anni. La procura di Vasto ha disposto per il 6 febbraio l’incidente probatorio, cioè di anticipare l'acquisizione e la formazione delle prove durante le indagini preliminari. I figli e la moglie del 48enne verranno ascoltati dal gip Fabrizio Pasquale alla presenza di esperti.
La posizione del 48enne è molto delicata. Il suo avvocato, Antonello Cerella, per il momento rifiuta ogni commento. Il suo cliente è accusato di aver picchiato la moglie più di una volta. Una vicenda orribile, che si è conclusa grazie alla sensibilità di persone che hanno raccolto lo sfogo dei piccoli e all'intervento dei Servizi sociali. Pare che i piccoli abbiano ripetuto agli investigatori le loro accuse. La donna e i suoi cinque figli non abitano più con il 48enne. Lei per amore dei figli avrebbe subito a lungo le vessazioni del marito, un uomo violento che l'avrebbe maltrattata alla presenza dei minorenni.
Saranno loro il 6 febbraio a dover riferire al gip quello che accadeva alla loro mamma. Lo faranno alla presenza di periti e psicologi. Nel corso dell'udienza il giudice dovrà valutare la capacità dei minori a testimoniare i fatti e come e quando sarebbero accaduti. Qualora venisse confermata oltre ogni ragionevole dubbio la gravità del comportamento dell'uomo, il 48enne rischia una pena severa. Nel reato di maltrattamenti in famiglia la pena base prevista dall’articolo 572 del codice penale per il reato è la reclusione da 2 a 6 anni. Peraltro la legge ha introdotto il cosiddetto “Codice Rosso” che consente l’adozione di provvedimenti più rapidi a tutela della vittima di condotte violente.
La Corte di Cassazione ha di recente varato un orientamento particolarmente rigido nel caso in cui le scene di violenza domestica si consumino davanti a minorenni: in questi casi scatta l’aggravante, sicché c’è un ulteriore aumento della pena. E non importa se il bambino è talmente piccolo da non poter comprendere il significato delle scene a cui assiste e delle parole in sua presenza. Il tono con cui queste vengono proferite è di per sé sufficiente per creare uno stato d’ansia e di tensione emotiva anche solo a livello intuitivo.
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