Incarichi alla Pulchra Progetto per Vasto: «Ecco cosa c’è sotto»
VASTO. «Girandola di incarichi e una serie di escamotage dietro le nomine Pulchra». La lista civica “Progetto per Vasto” svela alcuni retroscena nella vicenda della società partecipata che per conto...
VASTO. «Girandola di incarichi e una serie di escamotage dietro le nomine Pulchra». La lista civica “Progetto per Vasto” svela alcuni retroscena nella vicenda della società partecipata che per conto del Comune (socio di maggioranza con il 51% del pacchetto azionario) gestisce il servizio di igiene urbana. Lo fa a distanza di qualche giorno dalla notifica del ricorso al Tar contro la designazione di Alfonso Mercogliano e di Simona Di Mascio, fatta dal sindaco Luciano Lapenna, in applicazione della spending review. Il primo, dirigente del personale e delle finanze, è stato nominato presidente della spa; la seconda, dipendente comunale, è componente del consiglio d’amministrazione (Cda).
«La furbata di conferire l’incarico di direzione del servizio società partecipate ricoperto da Mercogliano a un altro dirigente, così come l’espediente di esonerare l’altra dipendente comunale dal ruolo di responsabile di quell’ufficio, non spostano di una virgola le motivazioni del ricorso al Tar sulla nullità delle nomine», hanno ribadito Massimo Desiati e Velerio Ruggieri, rispettivamente capogruppo consiliare e coordinatore del movimento civico, «i due dipendenti sono in una situazione di incompatibilità perché gestiscono una società sulla quale dovrebbero vigilare. In pratica sono controllori e controllati. Significa che tutti gli atti redatti e approvati dal consiglio d’amministrazione della Pulchra, formato per i due terzi da questi due funzionari comunali, sono controllati dai medesimi dipendenti nell’esercizio delle funzioni attribuite nell’organigramma e dal mansionario del Comune. La gestione della Pulchra è stata affidata a coloro che sono chiamati a vigilare sulla correttezza dell’amministrazione della società».
Ai giudici amministrativi i due esponenti di Progetto per Vasto hanno chiesto di annullare le nomine «per assicurare la partecipazione del consiglio e dei capigruppo alla formulazione dell’atto, poiché il sindaco, non ha lasciato altra possibilità». Stando alla tesi del movimento civico, «il sindaco avrebbe dovuto effettuare le nomine, mancanti della motivazione sulle capacità dei designati, sulla base degli indirizzi stabiliti dall’assemblea civica».
Anna Bontempo
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