Inchiesta su 900 mila serbatoi del gas

21 Ottobre 2016

La perizia sugli impianti dà ragione alla Wts che ha presentato un esposto sulla loro inaffidabilità. Sei gli indagati

CHIETI. La perizia sui serbatoi di gpl da interro ricondizionati sembra dar ragione alla Wts, che sul problema del ricondizionamento ha consegnato un esposto in procura, avviando un’inchiesta dalla portata nazionale. Sono infatti 900 mila i serbatoi in uso su tutto il territorio nazionale e per tutti si apre l’interrogativo sul ricondizionamento.

Il problema nasce dal fatto che l’utente finale che ha un serbatoio esterno ha spesso interesse a riconvertirlo per interrarlo. Ma la riconversione, ha detto al giudice Antonella Redaelli il perito Guido Berra, va fatta seguendo precise norme europee che permettono alla fine di fregiarsi del marchio Ce, come vuole il decreto legge 93/2000, la norma che ha recepito in Italia la direttiva europea (la cosiddetta procedura Ped), sconfessando anche l’Inail. Berra, ha riferito di aver trovato 7 degli 8 serbatoi sequestrati dalla Finanza teatina ricondizionati secondo una procedura non più in vigore, dando sostanzialmente ragione all’esposto del colosso scalino. L’indagine della Procura, affidata a Lucia Campo, si muove proprio su due ipotesi di reato, la frode nell’esercizio del commercio e la vendita di prodotti industriali con segni mendaci (riferito al marchio Ce). Ma la perizia dell’ingegnere torinese Berra ha messo in luce anche un altro tipo di problema che riguarda i sistemi di sicurezza e protezione degli stessi serbatoi, visto che la maggior parte di loro sarebbero stati trovati in pessime condizioni.

La Walter Tosto spa, assistita dall’avvocato Marco Spagnuolo, e la Wts Gas, assistita dall’avvocato Marco Femminella, figurano nel procedimento come parti offese. I serbatoi ricondizionati, infatti, vengono dati agli utenti in comodato d’uso dalle ditte di distribuzione del gas, ma rimangono di proprietà della casa costruttrice. La stessa Wts ne ha messi tantissimi sul mercato e per questo non vorrebbe vedersi addebitare ipotetiche future colpe causate da serbatoi pensati per uso esterno e successivamente ricondizionati da altri per essere interrati. «E’ come se prendessimo una Fiat Punto», è l’esempio fatto dal perito, «e la trasformassimo in un trattore». Wts è dunque scende in campo per tutelare la propria attività d’impresa e il buon nome del costruttore.

Gli indagati sono sei. Si tratta dei legali rappresentanti di ditte distributrici di gas: Massimo Zucari per la Badigas, Vittorio Marzano per la Fiamma 2000, Stefano Zavatti per Ultragas CM, Luigi Valente per la Totalgaz Italia, Franco Petrolini per la Goldengas e Riccardo Gerosa per la Butan Gas. Con l’udienza di ieri il giudice ha dichiarato chiuso l’incidente probatorio restituendo gli atti alla Procura, che ora dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio e con quali capi di imputazione.