Indotto Honda, otto ore di sciopero e operai incatenati alla Progetto Meccanica di Atessa
Al via la protesta della Fiom-Cgil. Labbrozzi: "Senza interventi la fabbrica chiuderà"
ATESSA. È sciopero di otto ore oggi alla Progetto Meccanica, ex Verlicchi, fabbrica monocliente Honda che produce forcelle e telai per il colosso giapponese delle due ruote. La situazione all’interno dello stabilimento era già parecchio tesa da tempo: da oltre un anno il titolare dell’azienda rilevata dal fallimento della ex Verlicchi, Isaia Di Carlo, lamenta l’impossibilità di pagare gli stipendi e la mancanza quasi assoluta di ordinativi. Di Carlo ha sempre puntato il dito contro la Honda, responsabile, a suo giudizio, di procurarsi le componenti necessarie alla sua produzione motociclistica altrove invece che attingere dall’indotto.
Oggi scende in campo davanti ai cancelli dello stabilimento anche la segreteria provinciale della Fiom-Cgil che ha annunciato un presidio dalle 8 alle 12. «Ricordo che la Progetto Meccanica, ex Verlicchi», interviene il segretario provinciale Fiom, Davide Labbrozzi, «ha una esperienza e professionalità nella realizzazione di telai e marmitte per la moto. Negli anni, ha prodotto questa componentistica per la maggior parte delle case motociclistiche presenti sul mercato; oggi, con una crisi del mercato che sta mettendo in ginocchio l’intero settore e, in seguito alle scelte di Honda che tendono a spostare il lavoro in altre parti del mondo, la ex Verlicchi si appresta a chiudere. La crisi», prosegue Labbrozzi, «ha incentivato tra l’altro un’emorragia di lavoratrici e lavoratori che hanno rappresentato e rappresentano il cuore di questa impresa. Senza di loro non c’è futuro e l’azienda non fa nulla per trattenerli. Pur non possedendo una sfera di cristallo, pensiamo di poter annunciare, qualora non si dovesse intervenire per modificare la tendenza a depotenziare, la chiusura del sito produttivo entro pochi mesi. Va ricordato che nei tempi buoni in questa fabbrica lavoravano duecento persone. La Fiom di Chieti, unitamente alla Rsu Fiom, non intende ignorare questo declino: la settimana scorsa si è tenuto un incontro con l’assessore regionale allo sviluppo economico, Giovanni Lolli, questa mattina (ieri per chi legge, ndc) un nuovo incontro con la direzione aziendale e, mercoledì (oggi, ndc), le lavoratrici e i lavoratori s’incateneranno ai cancelli della fabbrica per chiedere interventi seri che possano scongiurare la chiusura. I buoni propositi espressi da Lolli vanno rafforzati con la lotta alla quale le lavoratrici ed i lavoratori non si sottrarranno. La Fiom apre oggi una dura stagione di lotta sindacale».
La Progetto Meccanica era una delle fabbriche più grandi dell’indotto Honda, oggi vi lavorano meno di 30 persone.
Daria De Laurentiis
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