METEO ABRUZZO
L'estate settembrina è alla corde, ecco vento e acquazzoni. Ma è una pausa
Calo di temperature (7-10 gradi) in particolare lungo la fascia costiera. Venerdì già un leggero miglioramento. E a Guardiagrele la credenza sul gioco dell'aeroplanino prevede un inverno freddo
PESCARA. La "pacchia" sta per finire. Il caldo anomalo di questi giorni sta per lasciare il campo a un fronte freddo proveniente dall'Europa nord-orientale. Una fase di passaggio per uno-due giorni, che dovrebbe restituire il sole sabato. Ma che comunque abbassa le temperature.
In Abruzzo da giovedì 19 settembre fa più freddo con il passaggio di rovesci e temporali. “L'estate settembrina ha le ore contate", dicono gli esperti di 3bMeteo.com preannunciando il maltempo. "Le temperature perdono fino a 7-10°C soprattutto al Centro-Nord e sul versante adriatico rispetto agli ultimi giorni, ponendo fine a questo ennesima ondata di calore dell'estate 2019”, spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Andrea Vuolo. Attesi dapprima temporali al Nord e poi anche al Centrosud. Fenomeni temporaleschi sono previsti in particolare sul versante adriatico.
Quanto durano? Giovedì, dovrebbe essere il giorno degli acquazzoni in Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, nord Calabria e aree interne della Sicilia. Venerdì in Abruzzo ci dovrebbe essere già un miglioramento con cielo poco o al più parzialmente nuvoloso grazie alla rimonta di un promontorio anticiclonico che dovrebbe riportare condizioni di stabilità atmosferica soprattutto al Centro-Nord per il fine settimana. I venti accompagnano questa fase di instabilità lungo il versante adriatico, con rinforzi di Tramontana e Maestrale. Tuttavia dal weekend la pressione atmosferica torna gradualmente ad aumentare, con conseguente rialzo termico nelle ore centrali del giorno, ma non alle temperature precedenti.
Parlare di previsioni meteo del prossimo inverno è impossibile, ma a Guardiagrele due giorni fa si è ripetuto il lancio dell'aeroplanino (nella foto in basso) in occasione della festa della Madonna Addolorata. La tradizione vuole che se il velivolo riesce a percorrere su un cavo l’intero percorso tornando al punto di partenza, per la cittadina si prospettano per il prossimo anno eventi positivi e un inverno mite. Al contrario se l’aeroplanino si ferma durante il percorso o non riesce addirittura a partire, l’inverno sarà molto rigido con neve abbondante e fatti negativi.
Ebbene, come già nel 2018 e nel 2017, la festa si è conclusa con la delusione per il tradizionale lancio. Dopo l’accensione del razzo, che avrebbe dovuto far partire il piccolo aereo su un cavo che collega i tetti di due palazzi del quartiere, i fratelli dell’antica Confraternita fondata nel 1733 e i tanti fedeli presenti, sono rimasti ammutoliti: l’aeroplanino, dopo aver percorso pochi centimetri, è esploso distruggendosi. Sui volti di tutti è apparso un velo di preoccupazione. (ha collaborato Giovanni Iannamico)