La Casa di conversazione denuncia il sindaco

Il presidente Pantaleo: «Pupillo dice il falso sui lavori non eseguiti nella sede Le opere sono tutte documentate, chiederemo il risarcimento dei danni»

LANCIANO. «Pagheremo solo quello che ci spetta e al Comune chiederemo un risarcimento danni oltre al pagamento di 140 anni di ristrutturazioni della Casa di conversazione». È furente Fiorello Pantaleo, presidente da 14 anni dell’associazione Casa di conversazione che ha ricevuto pochi giorni fa l’avviso di sfratto esecutivo dal Comune.

L’amministrazione comunale ha chiesto al sodalizio il pagamento di 49 mila euro di canoni arretrati, pena lo sfratto. Il prossimo 8 maggio il direttivo della Casa di conversazione sarà convocato dal tribunale per decidere la data in cui abbandonare i prestigiosi locali al primo piano del palazzo comunale in piazza Plebiscito.

«Il sindaco Mario Pupillo farebbe bene a preoccuparsi dei problemi della città che sprofonda in una crisi tremenda», attacca Pantaleo, «e chiedere scusa al nostro sodalizio, salotto culturale della città e luogo che conta oltre 140 anni di storia».

Per Pantaleo la somma di quasi 50 mila euro da pagare al Comune andrebbe scorporata di 30 mila euro di interventi effettuati su «richiesta della stessa amministrazione».

«Ho sporto querela contro il sindaco», annuncia Pantaleo, «visto che dichiara il falso quando dice che di quei lavori non c’è traccia: ho consegnato tutta la documentazione scritta ai suoi uffici e sono pronto a chiamare a testimoniare anche tutte le ditte che hanno lavorato alla ristrutturazione dei locali e che prendevano ordini dai tecnici comunali, non certo da me».

I lavori a cui fa riferimento Pantaleo sarebbero stati documentati anche attraverso comunicazioni protocollate al comune come ad esempio la chiusura del Salone d’onore per pericolo di cedimento del controsoffitto, la pericolosità della Sala biliardo e i danni subiti da infiltrazioni d’acqua dal terrazzo comunale. I lavori sono stati poi eseguiti in regime di silenzio-assenso e visionati costantemente dai dirigenti comunali. «Pupillo», attacca ancora Pantaleo, «sta ingaggiando una battaglia politica e personale nei nostri confronti e non ha dimostrato nessuna volontà di dialogo perfino quando il nostro tesoriere, dopo l’assemblea dei soci della Casa di conversazione, gli ha chiesto un incontro. Il sottoscritto», precisa il presidente del sodalizio, «non è nè un falso nè un truffatore. È nostra volontà pagare i debiti, ma quelli veri, così come abbiamo sempre sostenuto. Il sindaco non faccia della Casa di conversazione una questione politica e rispetti i nostri soci e i 140 anni di storia del sodalizio. Pensi anche a quanto ammonterebbe l’importo, che noi devolveremmo in beneficenza, che il Comune dovrebbe dare dopo oltre un secolo di locazioni e a cosa sarebbero ora quei locali senza l’intervento negli anni di tutti i nostri soci».

Daria De Laurentiis

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