La lezione di Gratteri: "Droga e riciclaggio, ecco come cambia la mafia"
Il procuratore di Catanzaro ospite di un convegno all'università d'Annunzio
CHIETI. Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri arriva all'università d'Annunzio per presentare il suo libro "Ossigeno illegale", ospite nel convegno organizzato dal professor Antonello Canzano della facoltà di Sociologia e criminologia.
Archiviata la mancata nomina all'Antimafia, Gratteri ha parlato del fenomeno mafioso, sottolineando come sia cambiato: "Le mafie si sono modificate velocemente, sono facilmente mimetizzate, non uccidono più, le mafie oggi vendono droga e fanno riciclaggio prevalentemente. Quindi sono due tipologie di reati che non richiedono il morto a terra e spari alle serrande, l'opinione pubblica non se ne rende conto ritiene che non sia un problema mafia, quindi il potere politico non è costretto a interessarsi del problema".
Nessuna parte d'Italia è immune alla mafia: "Ormai", dice Gratteri, "non esiste più una regione immune dalla presenza delle mafie. Anche dove non c'è un radicamento, dove non c'è una situazione di sistematicità delle mafie, nel momento in cui ci sono ad esempio dei consumatori di cocaina, le mafie sono qui ad offrire quantità di cocaina, eroina, hashish, ecstasy, le mafie sono qui per comprare alberghi ristoranti, pizzerie, attività commerciali. Le mafie sono dove ci sono attività economiche. Tutto ciò che è riferibile all'economia, se anche i pascoli sono economia, se anche i pascoli sono un affare, è ovvio che la criminalità organizzata cerca di infiltrarsi, di inserirsi per ottenere un guadagno".
In platea c'erano gli studenti della d'Annunzio, i docenti Stefano Trinchese, prorettore, e Michele Cascavilla e il sindaco Diego Ferrara.