La sentenza del tribunale di Vasto: sì all’assegno sociale anche per i cittadini extracomunitari

La sentenza, emessa dal giudice del lavoro, Aureliano De Luca, ribalta le precedenti interpretazioni restrittive degli uffici periferici dell'Inps, che permettevano il diritto all’assegno solo ai possessori del permesso di soggiorno di lungo periodo
VASTO. Il tribunale del lavoro di Vasto ha riconosciuto il diritto all'assegno sociale anche ai cittadini extracomunitari titolari di permesso di soggiorno per motivi familiari, quindi agli stranieri che hanno fatto ingresso nel paese per ricongiungimento familiare. La sentenza, emessa dal giudice del lavoro, Aureliano De Luca, ribalta le precedenti interpretazioni restrittive degli uffici periferici dell'Inps, che permettevano il diritto all’assegno solo ai possessori del permesso di soggiorno di lungo periodo, legato a requisiti di reddito incompatibili con lo stato di bisogno di molti extracomunitari ormai anziani. Il ricorso, promosso dall'avvocato Fabio Giangiacomo, Cgil di Vasto, ha evidenziato come il ricongiungimento familiare in nuclei con cittadini italiani o UE realizzi una equiparazione sociale tra i componenti, rendendo illegittima l'esclusione basata sul reddito.
La sentenza sottolinea, inoltre, l'improprietà degli indebiti oneri istruttori imposti ai richiedenti, come la richiesta di documentazione nei paesi d'origine, ribadendo che tali verifiche spettano agli uffici Inps attraverso le banche dati pubbliche. "Questa sentenza è una vittoria per la dignità e i diritti di migliaia di persone che contribuiscono attivamente al nostro sistema sociale, dichiara Giuseppe Visco direttore Inca Cgil Chieti, i 3,8 milioni di lavoratori stranieri in Italia versano ogni anno miliardi di euro all'Inps, sostenendo di fatto le pensioni di 600.000 italiani. È inaccettabile che chi ha costruito una vita qui venga penalizzato da ostacoli burocratici. L'Inca Cgil continuerà a battersi in ogni sede per garantire pari opportunità ai lavoratori stranieri e alle loro famiglie".