La Sevel si ferma un turno, mancano i pezzi di Avellino
La più grande fabbrica d'Abruzzo salta il secondo turno a causa dello stop della fornitura di materiale dalla Denso di Avellino che produce climatizzatori e sistemi di raffreddamento
SAN SALVO. A causa della mancata fornitura di materiale dalla Denso di Avellino che produce per il gruppo Fca climatizzatori e sistemi di raffreddamento per motori, la Sevel di Atessa si ferma oggi al secondo turno di lavoro. Lo stabilimento Denso di Avellino si trova vicino a quello di smaltimento gomme di Pianodardine andato a fuoco lo scorso 13 settembre.
Alla Sevel si producono i furgoni modello Ducato di Fca, Peugeot e Citroen ed è la più grande fabbrica d'Abruzzo oltre che la più grande d'Europa di veicoli da lavoro leggeri.
Proprio qualche giorno fa la direzione aziendale ha annunciato ai sindacati che dal 7 ottobre partono i 17 turni. Sevel parla di avvio dei 12 turni dal momento che l’azienda considera il turno di notte come volontario, ma si tratta di passare in realtà da 15 a 17 turni. La motivazione fornita dalla direzione è quella di soddisfare l’incremento produttivo dei veicoli commerciali. La produzione per il 2019 si dovrebbe infatti attestare su circa 300mila vetture, con le stesse prospettive anche per il 2020.