Laboratorio analisi declassata l’attività del San Pio
Per gli esami di alta specialità privilegiati Lanciano e Chieti Tagliente: «Incomprensibili le scelte del manager Asl»
VASTO. Il laboratorio di analisi del San Pio continuerà ad essere attivo 24 ore su 24, assicurando all’utenza le prestazioni di sempre. Cambierà solo la distribuzione delle attività analitiche. È quanto ha assicurato ieri mattina il manager della Asl Chieti-Lanciano Vasto, Francesco Zavattaro, ai primari del San Pio. Gli esami di alta specialità e non di routine saranno eseguiti nei laboratori classificati hub (healt unit bio) per migliorare l’affidabilità dell’attività diagnostica. Gli esami di routine saranno eseguiti nei laboratori classificati spoke (centro periferico). Il dirigente ha negato di voler penalizzare Vasto, ma le sue spiegazioni non hanno affatto tranquillizzato gli utenti.
«La nuova organizzazione declina i contenuti del decreto emanato dalla Regione a ottobre sulla rete dei laboratori», ha dichiarato Zavattaro. Una dichiarazione che delude il consigliere regionale Giuseppe Tagliente deciso questa volta a restare sulle barricate per evitare scelte penalizzanti. Tagliente la scorsa settimana ha minacciato iniziative clamorose qualora il San Pio dovesse essere spogliato di un nuovo servizio. Ieri lo ha ribadito. «Le scelte di Zavattaro sono incomprensibili. Il manager dica chiaramente e con coraggio il ruolo di ogni ospedale di questa Asl. Non si può più navigare a vista nè continuare a subire scelte così inique».
La Regione ha diviso i laboratori di analisi in hub e spoke. Lanciano e Chieti diventeranno hub, Vasto, Ortona e Atessa spoke. La diversa organizzazione del lavoro, secondo Zavattario, non produrrà alcun cambiamento per i cittadini.
Non la pensano allo stesso moto gli utenti del Vastese. «Dovremo forse aspettare giorni per avere risposte sulle nostre condizioni di salute?», hanno chiesto ieri mattina allarmati alcuni pazienti in attesa davanti al nosocomio.
Nel Chietino esistono nove laboratori di analisi pubblici. Il nuovo modello diversificato, secondo Zavattaro, permetterà di eliminare i doppioni e ottimizzare le risorse. «È assurdo che per esami tumorali e ormonali si debba andare a Lanciano», replica Tagliente. «È scorretto che il manager abbia deciso da solo quali laboratori declassare senza aver contattato nè le istituzioni, nè i medici. Vasto è più grande e ha un’utenza maggiore di Lanciano. Il San Pio è un nosocomio di confine che potrebbe favorire la mobilità di pazienti provenienti da altre regioni».
In attesa che si definiscano meglio le modalità del trasporto a Lanciano e Chieti delle analisi più delicate, la Asl ha sospeso ogni decisione ma non l’ha revocata. «Ribadisco di essere pronto a combattere con ogni mezzo questa iniqua decisione», insiste Tagliente. (p.c)
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