Lanciano, in 10mila per il dono alla Madonna

9 Settembre 2011

Il Settembre lancianese, si ripete l'omaggio con i prodotti che offre la campagna alla Vergine e alla fine dei raccolti

LANCIANO. In 10mila hanno seguito, ieri mattina, il Dono alla Madonna del Ponte, l'omaggio con i prodotti che la campagna offre, in occasione della festa della natività della Vergine e della fine dei raccolti. Una processione dal sapore antico, che si inserisce fra gli appuntamenti più attesi del Settembre lancianese.

Tra due ali di folla - tanti i bambini curiosi che genitori e nonni hanno accompagnato al corteo - lungo corso Trento e Trieste hanno sfilato i 52 carri allegorici, trasportati dai trattori e addobbati con cura dai residenti delle 33 contrade di Lanciano. Per la prima volta hanno partecipato anche i residenti dei comuni di Treglio, Sant'Eusanio del Sangro e Rocca San Giovanni.

I contradaioli hanno messo in scena spaccati di vita quotidiana dei contadini: le donne hanno fatto "in diretta" il pane di casa, altre hanno fritto le "pizzelle", un dolce tipico, altre ancora hanno pigiato l'uva.

Ma a colpire l'attenzione dei più piccoli è stata la presenza di molti animali, come accadeva un tempo: caprette, anatre, vitellini, pecore, oche, cavalli, un asinello e una grossa mucca da latte, hanno sfilato dietro le donne dagli scialli colorati e i bimbi in bicicletta. Tra i rumori dei trattori, mescolati ai suoni delle fisarmoniche, dei tamburelli e dei canti alla Madonna, il corteo è sceso da piazzale Della Stazione fino in piazza Plebiscito.

I carri arrivati davanti alla cattedrale della Madonna del Ponte erano colmi di doni: la basilica si è riempita di ceste di frutta, verdura, pasta, bottiglie di pomodoro e olio, di dolci.

«Sono regali fatti con amore alla propria madre per festeggiare il suo compleanno.», ha detto monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano-Ortona, durante la messa, «un dono semplice per manifestare l'amore e l'affetto per la festeggiata. Ma il regalo più bello per Maria è il dono della vostra presenza oggi».

Le ceste e le primizie della terra sono state vendute all'asta nel pomeriggio. Il ricavato sarà donato alla cattedrale che custodisce la patrona. (t.d.r.)

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