Lanciano, sacerdote  indagato per violenza sessuale su un giovane 

Avrebbe molestato un parrocchiano: le indagini scaturite da un’aggressione subita dal religioso

LANCIANO. Violenza sessuale: è l’ipotesi di reato nell’inchiesta aperta dalla Procura su un prete in servizio Lanciano. Il sacerdote, che non è più parroco ma oggi affianca un altro presbitero, avrebbe molestato e importunato un giovane che apparteneva alla sua parrocchia e la cui famiglia ha poi sporto denuncia.

Le indagini hanno imboccato il filone delle molestie a partire da un’aggressione di cui il parroco fu vittima un anno fa. Alcune persone lo malmenarono brutalmente, costringendolo a ricorrere alle cure dell’ospedale per fratture alla mandibola e ad un braccio e tumefazioni al volto.

Era una notte di ottobre del 2011 e il prete si trovava, inspiegabilmente, all’esterno di un’abitazione nella contrada di Villa Andreoli. Era quella dove abitava il 27enne frequentatore della parrocchia, il quale all’inizio sarebbe rimasto conquistato dalla forte personalità del prete. Ci sarebbero stati anche dei viaggi, in gruppo o da soli, in Grecia, alle isole Canarie e in Brasile, giustificati ufficialmente come pellegrinaggi. Ma quando le attenzioni si erano rilevate di tutt’altra natura il giovane, all’epoca fidanzato, si era allontanato dalla parrocchia e in particolare dalla congregazione Legio sacrorum cordium, devota al culto dei tre sacri cuori di Giuseppe, Maria e Gesù, di cui il prete faceva parte.

Nel tentativo di far riavvicinare il giovane alla chiesa, il sacerdote lo avrebbe vessato e importunato, almeno fino all’aggressione dell’ottobre 2011 quando venne malmenato fuori dalla casa del giovane. Le indagini sulla “strana” aggressione - all’epoca si ipotizzò anche che fosse stato vittima di un gruppo di tossicodipendenti - sono andate avanti e hanno riguardato anche i tabulati telefonici.

Il materiale è al vaglio della Procura, che mantiene il più stretto riserbo sulla delicata vicenda.

In attesa degli sviluppi dell’inchiesta è anche la Chiesa frentana. Dopo l’episodio dell’aggressione, la Curia arcivescovile ha allontanato dalla città il sacerdote, il quale è stato prima ospitato in una comunità religiosa e successivamente è tornato nel suo Paese d’origine. Da circa un mese l’ex parroco ha fatto ritorno a Lanciano. L’orientamento generale della Curia è quello di stare vicino a un «figlio che vive un momento di confusione», ma sempre in attesa di quelle che saranno le decisioni della magistratura.

Intanto, da qualche mese ormai, la chiesa di cui era guida il sacerdote indagato non fa più parrocchia a sé, ma è stata accorpata alla cattedrale della Madonna del Ponte.

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