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Le balneatrici all’Ue: «Arenili all’asta? Dateci la priorità»
CASALBORDINO. «Mettete pure gli arenili all’asta ma permettete ai titolari degli stabilimenti balneari di acquistare l’area in cui si trovano le loro strutture». Hanno chiesto questo le esponenti...
CASALBORDINO. «Mettete pure gli arenili all’asta ma permettete ai titolari degli stabilimenti balneari di acquistare l’area in cui si trovano le loro strutture». Hanno chiesto questo le esponenti dell’associazione DonnedAmare ai rappresentanti del Parlamento europeo nel corso della recente trasferta a Bruxelles. Una missione per rivendicare il diritto di prelazione sui lidi.
«A invitarci è stata l’europarlamentare Lara Comi (Ppe) che ha preso a cuore i problemi dei balneatori», racconta Anna Maria Falasca. «Con la Comi c’erano il vicepresidente del Parlamento Ue, Roberta Angelilli, e Amalia Sartori, presidente della commissione industria. Ci è stata data l’opportunità di presentare le nostre richieste e di esprimere la preoccupazione per quello che potrebbe accadere in futuro. Ognuna di noi ha scommesso sulle imprese balneari. Chiediamo di poter continuare a disporre di quello che abbiamo creato e fatto crescere».
La proposta non è stata rifiutata. Al contrario è parsa una richiesta legittima. Al punto che due giorni fa la Comi ha riportato a Roma la proposta fatta da DonnedAmare nel corso dell’incontro sulla direttiva europea Bolkenstein (servizi) sul demanio marittimo e le concessioni che si è svolto ai Bagni Oneglio. L’europarlamentare si è appellata ai parlamentari italiani del Pd e chiesto una normativa nazionale a tutela dei balneatori. «Sappiamo che molti politici si stanno impegnando in tal senso e anche Confesercenti sta cercando di fare uscire l’Italia dalla Bolkenstein. Ora aspettiamo l’arrivo della legge di stabilità subito dopo dovremo avere notizie sull’esito avuto dalle nostre richieste», dice la rappresentante di DonnedAmare. «Sulla spiaggia di Casalbordino ci sono le nostre radici», ripete la Falasca. «Chiediamo di comprare quello che abbiamo realizzato in anni di lavoro».
Le aste annunciate per l’assegnazione delle concessioni sono uno spauracchio che non fa dormire sonni tranquilli agli operatori alle prese con la crisi e l’erosione marina. «Noi vogliamo fare degli investimenti anche per migliorare l’ambiente». Entro fine mese da Roma dovrebbero arrivare notizie. Contestualmente alla campagna contro la direttiva europea Bolkenstein, a Casalbordino gli operatori continuano a cercare anche soluzioni per contrastare l’erosione marina. Su questo fronte pare che la Regione abbia promesso nuove iniziative.(p.c.)
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