alla marina

Le fogne di un condominio scaricano in mare

VASTO. Interi condomini che invece di far confluire i reflui domestici nella rete fognaria li scaricano nella condotta delle acque bianche. Succede a Vasto marina dove le indagini della Sasi e della...

VASTO. Interi condomini che invece di far confluire i reflui domestici nella rete fognaria li scaricano nella condotta delle acque bianche. Succede a Vasto marina dove le indagini della Sasi e della Capitaneria di porto sono servite a scovare altri scarichi abusivi.

Dopo il residence di via Donizetti, diffidato a mettersi in regola pena la denuncia all’autorità giudiziaria, è toccato a un condominio di via Cono a Mare. I controlli eseguiti con l’uso del tracciante (liquido colorato che viene immesso nelle tubature per individuare eventuali perdite) hanno permesso di risalire allo scarico abusivo.

In pratica il personale della Sasi, che ha effettuato gli accertamenti insieme agli addetti dell’Ufficio circondariale marittimo (Circomare) e alla presenza dei proprietari di alcuni appartamenti, ha accertato che la palazzina immette gli scarichi nella condotta delle acque bianche e non nella rete fognaria violando la normativa in materia di scarico di reflui domestici e mettendo a rischio la salute pubblica.

Accertata la violazione il condominio è stato diffidato, con una ordinanza del sindaco Luciano Lapenna, «ad adottare i provvedimenti finalizzati alla corretta regolarizzazione dello scarico delle acque reflue». Il termine perentorio concesso è di trenta giorni, decorsi i quali il condominio verrà deferito all’autorità giudiziaria.

In Comune non si pronunciano sul numero dei condomini trovati non in regola, ma sembra proprio che per molti residence spuntati come funghi negli ultimi anni lungo la fascia costiera sia proprio un optional allacciarsi alla fognatura pubblica. Del resto era stato proprio l’assessore all’ambiente, Vincenzo Sputore, a ventilare nei mesi scorsi che poteva non essere un caso isolato quello del condominio di via Donizetti e che erano in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare altri scarichi abusivi.

Insomma, l’inquinamento di Fosso Marino culminato nell’apposizione, durante l’estate 2011, di due divieti di balneazione, è servito a far venire a galla una situazione di diffusa illegalità, oltre che la criticità della rete fognaria cittadina diventata insufficiente a causa della massiccia espansione edilizia che ha conosciuto il quartiere rivierasco. Per ovviare a questa situazione sono stati messi in campo diversi interventi sia dal Comune competente per le acque bianche, sia dalla Sasi. (a.b.)

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