VASTO
Maxi rissa tra 40 giovani alla vecchia stazione, spinte e insulti ai poliziotti
Arrestati due 25enni che si sono scagliati contro gli agenti della squadra volante. In fuga il resto del gruppo
VASTO. Rissa tra quaranta giovani nella vecchia stazione ferroviaria di Vasto Marina. E' successo sabato sera (31 maggio). I residenti, che hanno contattato la polizia, hanno segnalato anche che uno dei ragazzi era armato di coltello. Due gli arrestati, entrambi venticinquenni residenti a Vasto, ritenuti responsabili dei reati di resistenza, oltraggio, lesioni a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale.
Gli agenti della squadra volante del Commissariato di Vasto che sono intervenuti sul posto hanno raccontato che al loro arrivo (intorno alle 22,30) alcuni ragazzi si sono allontanati di corsa, tentando di far perdere le loro tracce e dirigendosi verso il vicino viale Dalmazia. I poliziotti sono riusciti a fermare un giovane che non solo avrebbe rifiutato di fornire loro le proprie generalità, ma in una nota della questura si legge che avrebbe "ingiuriato a più riprese i pubblici ufficiali operanti, offendendone l’onore ed il prestigio" che si sarebbe opposto "con violenza all’accompagnamento in Commissariato per l’identificazione" e che avrebbe ferito "con le unghie uno degli operatori della polizia di Stato, per sottrarsi alla sua presa" e avrebbe infine spintonato entrambi gli agenti. Un altro ragazzo presente avrebbe inoltre minacciato gli agenti usando "violenza fisica contro uno di loro, portandogli le mani al volto, spintonandolo violentemente a più riprese, anche strappandogli il dispositivo protettivo delle vie aeree".
Entrambi i giovani sono stati arrestati e accompagnati al commissariato dove sono stati identificati e successivamente, su disposizione del pubblico ministero di turno, trattenuti agli arresti domiciliari. Dai controlli è risultato che uno dei giovani avesse con sé sostanze stupefacenti per uso personale e per questo motivo è stato sanzionato amministrativamente e segnalato all’ufficio territoriale del Governo. Ieri (lunedi 31 maggio) il giudice ha convalidato gli arresti in flagranza di reato e disposto il rinvio a giudizio degli imputati con rito direttissimo.