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Mensa Villa Pini tre licenziati saranno riassunti

ORTONA. Sono tre i contratti che la Sistemi Italia, società che si occupa della ristorazione a Villa Pini, ha già pronti per altrettanti ex dipendenti della Alpi San Marco, che ha fornito lo stesso...

ORTONA. Sono tre i contratti che la Sistemi Italia, società che si occupa della ristorazione a Villa Pini, ha già pronti per altrettanti ex dipendenti della Alpi San Marco, che ha fornito lo stesso servizio fino al 17 settembre scorso, data della cessione alla Santa Camilla. È l’esito della trattativa che ieri pomeriggio nella Direzione territoriale del lavoro ha messo a confronto i sindacati - Filcams Cgil e Ugl – con la società di ristorazione e i rappresentanti della clinica. Un primo lavoratore sarà assunto subito, nel giro di pochi giorni, gli altri due a metà del mese di dicembre.

Tutti e tre i contratti sono part time, prevedono turni da tre ore e mezza al giorno: una goccia del mare, che lascia insoddisfatti sindacati e lavoratori. Tanto più che la Servizi Italia non applica il contratto nazionale dei pubblici esercizi sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, ma il contratto Cnai, che ha condizioni peggiorative soprattutto dal punto di vista salariale. Per decisione unanime dell’assemblea dei lavoratori i primi ad essere assunti sono i monoreddito: una solidarietà non così ovvia, considerato che in 23 sono senza lavoro da due mesi. I 20 rimasti fuori dall’accordo potrebbero essere chiamati in servizio nel caso in cui aumentasse il numero dei degenti della clinica e ci fosse bisogno di maggiore forza lavoro ad occuparsi del vitto.

Un’ipotesi difficile, ma non improbabile, dato che da pochi giorni è ripartito il reparto di Chirurgia e a breve toccherà all’Endoscopia.

«Sindacalmente sono insoddisfatto», commenta Sergio Aliprandi, segretario generale Filcams Cgil Chieti, «oggi (ieri per chi legge, ndc) si è aperto uno spiraglio, ma non ci sono certezze sul bar, che al momento non è stato affidato. Non si sa ancora se la gestione toccherà alla Servizi Italia o ad un’altra società. Fortunatamente, però, la Alpi San Marco ha congelato il licenziamento. Ma spero che questo dramma sociale finisca».

Pare che ci siano diverse offerte per la gestione del bar, anche questo vuoto dal primo pomeriggio del 17 settembre, giorno dell’appuntamento dal notaio per la curatela fallimentare e i neo-proprietari.

Francesca Rapposelli

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