Mercato coperto, ritorno al passato Il Comune si prende gli ambulanti
A un anno mezzo dall’ingresso del privati, la gestione si sdoppia. Denunciati i mancati controlli.
LANCIANO. Ambulanti e ortolani al Comune, negozi e altre attività alla Summa corporation: si sdoppierà la gestione del mercato coperto di piazza Garibaldi. Sarà il consiglio comunale a decidere i termini del nuovo accordo con il gestore della struttura.
Nella riunione della commissione finanze, sono stati fissati i paletti di questa “marcia indietro”, decisa dall’amministrazione comunale dopo i problemi sorti tra contadini e il privato che ha ristrutturato e gestisce il mercato coperto.
«La Summa corporation dà la disponibilità a rivedere il contratto vigente», aveva annunciato l’assessore Graziella Di Campli (Pdl) nell’ultimo consiglio comunale. Alla base della decisione presunte difficoltà economiche e di gestione.
Le vicende del mercato coperto sono sotto osservazione dallo scorso anno, quando fu costituita una commissione d’inchiesta per verificare il rispetto dei termini del contratto da parte del gestore.
«La relazione con le inadempienze riscontrate sarà esaminata dal prossimo consiglio comunale», annuncia il presidente della commissione, Pierluigi Vinciguerra (Idv), «questa è la sede opportuna anche per decidere come e in quali termini il Comune si riprenderà la gestione di ambulanti e ortolani. Basta con le decisioni prese solo in giunta, come è stato quando si decise di affidare il mercato ai privati».
Che cosa ha riscontrato la commissione d’inchiesta? «La città ha una nuova struttura, ma la Summa corporation non ha rispettato il contratto», sostiene il consigliere di minoranza, «oggi il mercato coperto assomiglia più a un centro commerciale: sono venute meno la storia e la tradizione di Lanciano. Degli 80 ortolani, ne sono rimasti 25. Il Comune, però, per un anno e mezzo non ha vigilato». Adesso la musica cambierà. Per riprendersi la gestione di ortolani e ambulanti, il Comune si accollerà anche le spese: locazione, luce, pulizie e un impiegato.
Nella riunione della commissione finanze, sono stati fissati i paletti di questa “marcia indietro”, decisa dall’amministrazione comunale dopo i problemi sorti tra contadini e il privato che ha ristrutturato e gestisce il mercato coperto.
«La Summa corporation dà la disponibilità a rivedere il contratto vigente», aveva annunciato l’assessore Graziella Di Campli (Pdl) nell’ultimo consiglio comunale. Alla base della decisione presunte difficoltà economiche e di gestione.
Le vicende del mercato coperto sono sotto osservazione dallo scorso anno, quando fu costituita una commissione d’inchiesta per verificare il rispetto dei termini del contratto da parte del gestore.
«La relazione con le inadempienze riscontrate sarà esaminata dal prossimo consiglio comunale», annuncia il presidente della commissione, Pierluigi Vinciguerra (Idv), «questa è la sede opportuna anche per decidere come e in quali termini il Comune si riprenderà la gestione di ambulanti e ortolani. Basta con le decisioni prese solo in giunta, come è stato quando si decise di affidare il mercato ai privati».
Che cosa ha riscontrato la commissione d’inchiesta? «La città ha una nuova struttura, ma la Summa corporation non ha rispettato il contratto», sostiene il consigliere di minoranza, «oggi il mercato coperto assomiglia più a un centro commerciale: sono venute meno la storia e la tradizione di Lanciano. Degli 80 ortolani, ne sono rimasti 25. Il Comune, però, per un anno e mezzo non ha vigilato». Adesso la musica cambierà. Per riprendersi la gestione di ortolani e ambulanti, il Comune si accollerà anche le spese: locazione, luce, pulizie e un impiegato.