lungomare cordella

Mezza riviera con le ruspe protestano i balneatori

VASTO. Mezzo lungomare interdetto al passeggio e gli escavatori in azione in pieno litorale. A distanza di un anno dall’avvio dei lavori per il risanamento igienico ambientale di Fosso Marino è...

VASTO. Mezzo lungomare interdetto al passeggio e gli escavatori in azione in pieno litorale. A distanza di un anno dall’avvio dei lavori per il risanamento igienico ambientale di Fosso Marino è ancora un cantiere la spiaggia di Vasto. Uno spettacolo che, con l’approssimarsi della stagione balneare ha fatto storcere il muso a residenti e passanti e sta creando malumore tra gli operatori turistici, alcuni dei quali hanno i loro stabilimenti nel tratto di lungomare Cordella interdetto dai nastri color arancione posizionati dall’impresa De Francesco, la ditta di Castelpetroso (in provincia di Isernia) che si è aggiudicata i lavori commissionati dal Comune. Lavori che, stando al cartello ben visibile sul cantiere, sarebbero dovuti terminare il 18 agosto 2012.

Tra sospensioni e perizie di variante siamo arrivati a fine aprile e la prospettiva per gli amanti della prima tintarella è di ritrovarsi a prendere il sole tra gli escavatori. «L’impresa sta realizzando le vasche di raccolta dove verranno posizionate le pompe di sollevamento», spiega il geometra Ignazio Rullo, responsabile dell’ufficio servizi e manutenzioni, «tra venti giorni i lavori saranno finiti. La data del 18 agosto si riferisce al primo lotto, quello relativo al tratto di litorale che dalla statua della Bagnante arriva fino al lido La Bussola». L’intervento mira ad evitare gli scarichi a mare (con annessi divieti di balneazione) che hanno funestato l’estate 2011. Si tratta di opere attese con ansia, soprattutto dagli operatori turistici, ma sarebbero dovuti iniziare prima proprio per evitare che la spiaggia diventasse un cantiere a ridosso della stagione balneare.

Dalle fogne alle condutture colabrodo. Arrivano dalle minoranze consiliare alcuni suggerimenti per evitare la dispersione dell’acqua. Massimo Desiati, capogruppo consiliare di Progetto per Vasto, propone la ricostruzione della condotta esistente con un tubo flessibile che viene introdotto nella vecchia conduttura. «Interventi costosi ed episodici, conseguenti alle rotture che permettono la fuoriuscita di acqua in superficie e l’indebolimento del vano stradale, non sono una soluzione e rappresentano solo delle pezze al sistema di distribuzione cittadina oramai al collasso», osserva il consigliere comunale, «moderne e avanzate tecniche sono utilizzate nei comuni con risultati ottimi in termini ambientali e di risparmio». Desiati segnala questa opportunità all’amministrazione comunale, sollecitandola ad approfondire quanto suggerito e a compiere uno studio sui fabbisogni al fine di richiedere preventivi alle aziende specializzate.

Anna Bontempo

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