SAN GIOVANNI TEATINO

Morta in auto dopo la discoteca: transennato il canale della tragedia

18 Febbraio 2025

Ieri mattina il fosso delimitato con le balaustre: prima dell’incidente che è costato la vita a Martina Vichayte era privo di qualsiasi protezione. Il sindaco di San Giovanni Teatino: «L’area è del Consorzio industriale, ho segnalato quanto accaduto»

SAN GIOVANNI TEATINO. Il canale della tragedia è stato transennato. All’indomani della scoperta dell’incidente stradale costato la vita a Martina Vichayte, sono comparse le balaustre di plastica con la scritta “Comune di San Giovanni Teatino” intorno al fosso di via Aterno, fino a ieri completamente privo di guardrail, di qualsiasi altra protezione e persino di segnali di pericolo. In quel canale è precipitata la Fiat 500 della receptionist 26enne, originaria dell’Ucraina e da più di 18 anni a Chieti, finita fuori strada all’alba di sabato mentre tornava nella sua casa del quartiere Levante dopo aver trascorso la notte di San Valentino nella discoteca Amnesia di Pescara. Una tragedia che ha colpito al cuore un’intera città. Un dolore indicibile per mamma Karolina e il compagno Davide Recchia, al quale la vittima era legatissima, tanto da chiamarlo «papà».

«L’area del fosso è del Consorzio industriale, che ho contattato per segnalare quanto accaduto», dice il sindaco Giorgio Di Clemente. «Nel frattempo, abbiamo ritenuto opportuno delimitare la zona in questione».

La procura della Repubblica di Chieti ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo a carico di ignoti: si tratta di un passaggio obbligato in vista dell’autopsia che, stamattina, il pubblico ministero Lucia Anna Campo affiderà al medico legale Pietro Falco. Anche la famiglia ha la facoltà di nominare un proprio consulente, oltre che di farsi assistere da un avvocato. Le indagini sono condotte dai poliziotti della squadra mobile di Chieti, diretti dal commissario capo Nicoletta Giuliante, che avevano avviato le ricerche della ragazza già da sabato sera, quando la madre della vittima – preoccupata perché la figlia non era rincasata – aveva presentato una denuncia di scomparsa in questura. L’auto ribaltata, con all’interno il corpo senza vita di Martina, è stata vista nel canale domenica mattina: a lanciare l’allarme è stata una runner. In precedenza, nessuno aveva notato la macchina nel fosso perché, a causa del maltempo, era completamente coperta d’acqua.

Secondo i rilievi della polizia, non c’è alcun dubbio sul fatto che si sia trattato di un incidente autonomo, vale a dire senza il coinvolgimento di altri veicoli. In ogni caso, gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di abitazioni e aziende della zona che potrebbero aver ripreso il passaggio della Fiat 500 di Martina, che è stata sequestrata per essere eventualmente sottoposta a verifiche tecniche.

L’inchiesta dovrà accertare anche eventuali carenze in fatto di sicurezza stradale. È normale che un canale di questa profondità non sia delimitato da alcun guardrail? E ancora: la presenza di una balaustra avrebbe potuto salvare Martina? Sono solo alcune delle domande a cui le indagini dovranno dare una risposta.