Muore a 41 anni ex assessore di Torricella Peligna
Grande commozione per la scomparsa di Luciano Fantini colto da malore mentre lavorava nella sua azienda agricola
TORRICELLA PELIGNA.
Colpito da un improvviso malore, è morto a 41 anni, nella sua azienda agricola, Luciano Fantini, più volte assessore comunale, conosciuto e benvoluto da tutto il paese. Ieri, verso le 16, con suo fratello Antonio e un amico, mentre spostava alcuni animali da una stalla a un'altra, in località Riga, Luciano si è accasciato al suolo. Percepita la gravità della situazione, il fratello cerca di soccorrerlo praticandogli la respirazione bocca a bocca, nel frattempo l'amico chiama la guardia medica del presidio sanitario di Torricella. Sono momenti concitati, Luciano, è a terra e non si riprende. Appena giunta sul posto la dottoressa della guardia medica comincia il massaggio cardiaco, più per scrupolo che per altro, perché il cuore di Luciano aveva già smesso di battere.
Una morte improvvisa che ha colpito un ragazzo generoso, lavoratore e impegnato in politica e nel sociale (e le due cose, spesso, nei piccoli paesi coincidono). La scomparsa di Luciano scuote Torricella e, come capita in queste circostanze, si esce dalle case per sapere, cercare conferme, partecipare tutti insieme a un evento improvviso al quale nessuno vuole credere.
Luciano Fantini era molto conosciuto, nonostante la giovane aveva coperto sin dagli anni ’90 la carica di assessore con l'allora sindaco Davide Piccoli. Esperienza che ha ripetuto con la prima legislatura di Tiziano Teti, come assessore alla manutenzione del territorio, delega importante nei piccoli centri. A maggio, nel secondo mandato di Teti, aveva lasciato il posto ad altri non rimanendo comunque dietro le quinte. «Abbiamo perso un fratello, abbiamo perso un amico» ripete al telefono il sindaco Teti che, visibilmente scosso, aggiunge: «Era l'amico di tutti, lavoratore e pronto a darsi da fare, è una notizia alla quale è difficile credere». Luciano lascia la moglie Gabriella, i genitori, la sorella Rossella e il fratello. La salma è stata ricomposta nell’abitazione di famiglia in via Persichetti. Interminabile è stato il via vai di tutto il paese. «Luciano era un ragazzo dal cuore grande» racconta Piero Ottobrini, uno dei suoi più cari amici, «sempre pronto a darsi da fare per gli altri. Gran lavoratore. Incarnava uno di quegli uomini del passato che faceva della famiglia e dell'amicizia i valori portanti dell'esistenza. La nostra comunità è sconvolta». Prima dell'imbrunire, quando il rientro a casa della salma di Luciano ha tolto ogni dubbio, c'era incredulità a Torricella e molti non volevano rassegnarsi a questa morte improvvisa, perché Luciano era avvezzo alla fatica, al caldo, alla vita fatta di sacrifici e sudore. Portava avanti l'azienda di famiglia, le stalle di bovini e suini, i campi da arare. A questo abbinava la disponibilità al sociale, ad ascoltare e risolvere i problemi dei suoi concittadini, a non comandare da dietro una scrivania ma a cercare di risolvere i piccoli problemi che poi erano anche i suoi: le strade da sistemare, le iniziative per il paese, il metano e l'acqua. I funerali si svolgono oggi alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo che difficilmente riuscirà a contenere quanti vorranno dare l'ultimo saluto all'amico Luciano e unirsi al dolore di una famiglia che ha perso un cardine.
Matteo Del Nobile
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