Negri Sud in crisi sollevate eccezioni sul nuovo statuto
Santa Maria Imbaro, stenta a partire la Fondazione Aliprandi (Cgil): «Preoccupati dai ripensamenti di Milano»
SANTA MARIA IMBARO. Stenta a partire la Fondazione Negri Sud che vede come soci paritari Istituto Negri di Milano, Provincia e Regione. Nonostante la bozza dello statuto sia quasi pronta, ci sarebbero delle eccezioni, sollevate proprio dal Negri Milano, a ritardare la nascita ufficiale del nuovo soggetto giuridico. A lanciare l’allarme sono la Filcalms Cgil, Cgil Abruzzo e Fisascat Cisl che guardano con diffidenza ad ulteriori ritardi nel processo di salvataggio dell’istituto di ricerca farmacologica di Santa Maria Imbaro.
«La trasformazione in Fondazione, volutamente risolta dai soggetti pubblici costituenti, Provincia di Chieti e Regione Abruzzo», rimarca Sergio Aliprandi, Filcams Cgil, «chiudeva un lungo periodo buio e prometteva le condizioni per avviare subito, fin da gennaio e con un nuovo consiglio di amministrazione, il rilancio del centro di ricerca. Il socio minoritario della Fondazione tuttavia, proprio il Mario Negri, ora annuncia un irresponsabile ripensamento sulla formulazione dello statuto relazionando, tra l’altro, alcune eccezioni che potrebbero essere discusse dopo la partenza e le nomine a pieno regime dello nuova Fondazione Negri Sud».
I sindacati non usano mezzi termini: «La dirigenza del Negri è tre volte irresponsabile: nei confronti della Provincia, della Regione e soprattutto verso i lavoratori che ancora stanno pagando l’incapacità gestionale del Negri».
Il pericolo, per i rappresentanti sindacali di Cgil e Cisl, è che si perda troppo tempo, con il rischio di ritardare, e forse perdere del tutto, i pagamenti della cassa integrazione (Cig). Attualmente ancora numerosi dipendenti sono in Cig e altri attendono il pagamento di diverse mensilità arretrate.
«Lo Statuto era stato condiviso da tutti ed è parso a tutti molto equilibrato», prosegue Aliprandi, «se si rimanda ancora si rischia di fermare tutto il processo finora avviato con successo, lasciando ancora nell’incertezza il destino delle persone che lavorano al Negri Sud».
Cgil e Cisl chiedono ai soci della Fondazione di «nominare subito i propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione (Cda) per riavviare il lavoro e rientrare, con un serio piano di sviluppo, dal debito accumulato». Federico Fioriti (Udc) presidente della commissione bilancio della Provincia, tuttavia tranquillizza: «Si tratta di eccezioni formali che potrebbero essere sanate già in commissione bilancio. La strada per il salvataggio del Negri Sud è ormai stata intrapresa, si tratta solo di ormeggiare la nave alla banchina».
Daria De Laurentiis
©RIPRODUZIONE RISERVATA