ORTONA
Nella riserva naturale sparisce la vegetazione naturale e spuntano strade
La denuncia della Stazione ornitologica abruzzese che confronta foto scattate dall'alto nel 2017 e nel 2022
ORTONA. Nella riserva naturale dei Ripari di Giobbe sparisce la vegetazione spontanea e spuntano le strade sterrate. A sostenerlo è la Stazione ornitologica abruzzese onlus (Soa) presieduta da Massimo Pellegrini.
L’associazione, attraverso il confronto con la serie storica di foto aeree tratte dal programma Google Earth, ha potuto evidenziare rilevanti cambiamenti nell'uso del suolo e la realizzazione di vere e proprie piste sterrate all'interno della riserva naturale regionale. Il confronto tra 2022 e 2017 secondo l'associazione è impietoso.
"Le pesanti trasformazioni", dice Pellegrini, "avvenute nel cuore dell'area protetta regionale, hanno interessato sia il versante del promontorio esposto verso il mare sia il fosso appena a nord. Dalle immagini è del tutto evidente la presenza, prima dell'intervento, di formazioni ripariali arboree lungo il fosso e, nella parte del versante del promontorio, macchie di alberi e arbusti. Da quanto si può dedurre dalla serie di immagini disponibili, gli interventi di modifica dello stato dei luoghi appaiono essere avvenuti dal 2019 in poi".
"Le aree oggetto di intervento superano certamente l'ettaro", stima il presidente della Soa, "in parte la trasformazione ha riguardato la piantumazione, al posto della vegetazione naturale, di un vigneto. Le piste permanenti seguono solo in parte il perimetro della vigna, allontanandosi a disegnare in pianta delle rotonde proprio all'altezza del promontorio. Riguardo tali lavori facciamo presente che l'istituzione dell'area protetta è volta in primo luogo a preservare la vegetazione naturale presente al fine di salvaguardarla dalle trasformazioni, nonché ad assicurare i cicli biologici delle singole specie vegetali e animali e la connettività ecologica che non deve essere interrotta".
La Soa chiede se l'ente gestore della riserva abbia espressamente autorizzato questa trasformazione del territorio, se la Soprintendenza ha autorizzato tali trasformazioni e se la Regione abbia autorizzato il taglio di decine di alberi, con totale eliminazione della fascia ripariale, nonché di parte della copertura arborea e arbustiva del promontorio.