Niente accordo sul turno dei vigili di notte

L’assemblea sindacale non ricompone la rottura con sindaco e giunta e scrive al prefetto

VASTO. Nessun cambiamento di rotta sul servizio notturno. La polizia municipale, riunita ieri in assemblea, ha ribadito il no allo svolgimento del lavoro di notte e ha deciso di scrivere al prefetto, Fulvio Rocco De Marinis (con cui il sindaco Luciano Lapenna è in continuo contatto telefonico), per metterlo al corrente delle problematiche del personale.

«Vogliamo che il prefetto sappia come stanno realmente le cose, attacca il tenente Antonio Di Lena, segretario territoriale del Diccap al termine dell’assemblea sindacale durata circa due ore, «rispediamo al mittente l’immagine della polizia municipale che si vuole dare in pasto all’opinione pubblica. C’è un chiaro disegno teso a screditare il personale per addossargli la colpa del mancato servizio. Veniamo dipinti come coloro che non vogliono lavorare. La verità è che da aprile abbiamo chiesto un incontro urgente al sindaco e alla giunta per discutere di una serie di problematiche, tra cui il servizio estivo, senza ottenere risposta. Perché l’amministrazione non incontra il personale invece di rivolgersi al prefetto per sapere quale provvedimento adottare per obbligarlo a fare le notti?». Il riferimento è ai continui contatti che Lapenna intrattiene con prefettura e questura, da cui attende, testuali parole del sindaco, «imput superiori».

Al vaglio dell’amministrazione comunale c’è la possibilità di predisporre un’ordinanza che obblighi i vigili a fare le notti, ma ci sono precedenti che frenano il sindaco. Alcuni anni fa, era il 2004, ci provò il suo predecessore, Filippo Pietrocola (centrodestra) a imporre la turnazione dalle 20 alle due di notte, ma il provvedimento, motivato da esigenze di ordine pubblico, fu impugnato dalla polizia municipale che ottenne dal giudice del lavoro la condanna del Comune per “comportamento antisindacale”.

Ai vigili urbani, che hanno rifiutato l’offerta economica dell’ente, non piace neanche il paragone con gli addetti dei comuni vicini. «Se a San Salvo i colleghi fanno il turno di notte senza creare problemi sarà perché il sindaco parla con loro?», incalza Di Lena che insieme al rappresentante della Uil, Nicola Del Casale, ha raccolto le rimostranze degli addetti in forza al comando di corso Italia i cui stipendi sono stati decurtati con il taglio dell’indennità di disagio.

Insomma, il clima continua a essere teso e caratterizzato da una forte contrapposizione. «Questo non è un incontro di pugilato», chiosa il sindacalista, «all’amministrazione comunale chiediamo una condotta coerente».

Anna Bontempo

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