Niente acqua, cittadini beffati
L’Aca comunica tardi i lavori per eliminare le ennesime perdite.
CHIETI. Migliaia di cittadini beffati dall’Aca, l’azienda comprensoriale che gestisce la fornitura dell’acqua. Ma anche il Comune ha le sue colpe per non aver allertato tempestivamente i cittadini che ieri sarebbe mancata l’acqua per diverse ore, dalla mattina al pomeriggio.
Tutto per riparare una guarnizione nella condotta “premente”, l’adduttrice che spinge l’acqua nei serbatoi di Chieti. L’Aca, con una nota arrivata ai giornali solo nella tarda mattinata di lunedì, addirittura sosteneva che la sospensione dell’erogazione dell’acqua per l’indomani sarebbe durata dalle 8 alle 12 e che gli utenti non avrebbero avuto disagi dato «che l’Aca ha fatto in modo di lasciare i serbatoi pieni». Figuriamoci. Nel primo pomeriggio di lunedì il Comune ha invece allungato i tempi alle 15, sottolineando che il problema non avrebbe interessato lo Scalo. Sta di fatto che ieri mattina verso le 8 moltissime famiglie si sono ritrovate con i rubinetti a secco, altro che «nessun disagio». L’acqua è tornata solo verso le 16. Il Comune, da parte sua, non si era preoccupato di avvertire i cittadini con il vecchio, ma collaudato sistema dell’auto con l’altoparlante.
Possibile che nessuno ci abbia pensato, i dirigenti che ci stanno a fare? In definitiva, i tantissimi lettori del Centro sono stati avvisati ieri mattina, ma intanto l’acqua era già stata tolta per il via agli interventi che l’Aca ha dovuto eseguire nella centrale di via Orsogna, accanto alla Colonnetta. I lavori si sono conclusi intorno alle 14 malgrado l’acqua sia tornata nelle case solo nel pomeriggio inoltrato. Tanti utenti hanno chiesto informazioni in Comune, tempestando di telefonate la sede dell’ex Banca d’Italia. Altri si sono rivolti al Centro. «Non sapevamo niente dell’interruzione del servizio idrico.
Il Comune», dice ad esempio una giovane mamma che abita a Colle Marcone, «poteva almeno affiggere volantini o, almeno, far girare una macchina». Niente, per i soliti problemi di comunicazione tra Aca e Comune. E le garanzie dell’Aca, che con i cittadini di Chieti non ha mai avuto un buon rapporto, come testimoniano le continue lagnanze passate, suonano beffarde. La rottura della guarnizione, sabato, aveva provocato la dispersione quotidiana di 10 litri di acqua al secondo. Troppo per una rete idrica che continua a rompersi con una frequenza disarmante.
Tutto per riparare una guarnizione nella condotta “premente”, l’adduttrice che spinge l’acqua nei serbatoi di Chieti. L’Aca, con una nota arrivata ai giornali solo nella tarda mattinata di lunedì, addirittura sosteneva che la sospensione dell’erogazione dell’acqua per l’indomani sarebbe durata dalle 8 alle 12 e che gli utenti non avrebbero avuto disagi dato «che l’Aca ha fatto in modo di lasciare i serbatoi pieni». Figuriamoci. Nel primo pomeriggio di lunedì il Comune ha invece allungato i tempi alle 15, sottolineando che il problema non avrebbe interessato lo Scalo. Sta di fatto che ieri mattina verso le 8 moltissime famiglie si sono ritrovate con i rubinetti a secco, altro che «nessun disagio». L’acqua è tornata solo verso le 16. Il Comune, da parte sua, non si era preoccupato di avvertire i cittadini con il vecchio, ma collaudato sistema dell’auto con l’altoparlante.
Possibile che nessuno ci abbia pensato, i dirigenti che ci stanno a fare? In definitiva, i tantissimi lettori del Centro sono stati avvisati ieri mattina, ma intanto l’acqua era già stata tolta per il via agli interventi che l’Aca ha dovuto eseguire nella centrale di via Orsogna, accanto alla Colonnetta. I lavori si sono conclusi intorno alle 14 malgrado l’acqua sia tornata nelle case solo nel pomeriggio inoltrato. Tanti utenti hanno chiesto informazioni in Comune, tempestando di telefonate la sede dell’ex Banca d’Italia. Altri si sono rivolti al Centro. «Non sapevamo niente dell’interruzione del servizio idrico.
Il Comune», dice ad esempio una giovane mamma che abita a Colle Marcone, «poteva almeno affiggere volantini o, almeno, far girare una macchina». Niente, per i soliti problemi di comunicazione tra Aca e Comune. E le garanzie dell’Aca, che con i cittadini di Chieti non ha mai avuto un buon rapporto, come testimoniano le continue lagnanze passate, suonano beffarde. La rottura della guarnizione, sabato, aveva provocato la dispersione quotidiana di 10 litri di acqua al secondo. Troppo per una rete idrica che continua a rompersi con una frequenza disarmante.