Niente feste all’ippodromo Impianto senza agibilità

La Commissione provinciale di vigilanza boccia ogni tipo di autorizzazione Il sindaco: area vietata dal 2005, ma l’esecutivo Paolini non ha fatto nulla

LANCIANO. «La Commissione provinciale di vigilanza dei pubblici spettacoli non ci ha concesso l’autorizzazione a svolgere il festival dell’arte pirotecnica perché l’ippodromo non è agibile. E non lo è da 2005». Arriva come un macigno dal sindaco Mario Pupillo e dal vicesindaco, Pino Valente, un’altra eredità scomoda lasciata della precedente amministrazione: l’inagibilità per gli spettacoli dell’ippodromo Villa delle rose e in particolare delle gradinate. Arriva quando il presidente dell’Associazione eventi pirici, Vittorio Salvatore, stava per presentare il programma ufficiale del 1° Festival dell’arte pirotecnica che doveva iniziare domenica.

«Le gradinate dell’ippodromo sono inagibili per gli spettatori», spiega il sindaco, «e dobbiamo rimandare tutte le manifestazioni previste in quell’area di almeno 15 giorni: sia il festival, sia il palio delle contrade, in attesa di trovare delle soluzioni». Ma la paura è che le manifestazioni possano non farsi. «Cercheremo delle soluzioni. Già nel 2005 la Commissione aveva intimato al Comune di mettere in regola quell’area, e aveva dato 24 mesi di tempo per farlo», attacca Valente, «ma la passata amministrazione non è intervenuta. Anche in questo caso, come sulla vicenda dello stadio Biondi, siamo costretti a mettere le pezze alle lacune lasciate dal centrodestra».

Polemiche inevitabili che però lasciano subito il posto a due soluzioni. La prima: prevede di abbattere le tribune malconce e pericolose e creare un declivio senza posti fissi. «Ma dobbiamo aspettare il parere della Soprintendenza, che abbiamo interpellato, per sapere se ci sono vincoli sui gradoni», dice il sindaco. La seconda: rifare la tribuna, ma costerebbe molto. «Avevamo inserito nel piano triennale 500 mila euro per riqualificare l’ippodromo, ora ci troviamo a dover fare lavori imprevisti che porteranno via soldi e tempo». In vista ci sono anche le Feste di settembre con i tradizionali spari previsti all’ippodromo. «Gli spari si faranno», assicura Stefano Angelucci Marino, presidente del Comitato feste, «cambieremo nel caso la tipologia. Se non ci sarà l’agibilità, il pubblico li vedrà da fuori».

Intanto i giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno respinto il ricorso della Carrera che chiedeva al Comune 2 milioni di euro per i lavori all’ippodromo che ha in gestione.

Teresa Di Rocco

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